rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura Otranto

Daniele Vicari e la vicenda della "Vlora" nella seconda serata dell'Offf

Il regista, autore di "Diaz", racconta "La nave dolce", film che racconta l'approdo della nave carica di ventimila persone nel porto di Bari, l'8 agosto del 1991. Con lui, il produttore albanese Ilir Butka e Silvia Godelli

OTRANTO - Il regista Daniele Vicari e la storia della "Vlora" nella seconda giornata dell'Otranto Film Fund Festival. Dopo la serata inaugurale, che ha visto assegnare il premio "Cinema e terrtirori" all'attore e regista, Luigi Lo Cascio, e la presenza di ospiti come Paolo Pisanelli e Michele Riondino, riparte la rassegna, che, questa mattina, si è arricchita di una singolare iniziativa: un itinerario ciclo-cine turistico tra le più suggestive location cinematografiche della Terra d’Otranto, realizzato in collaborazione con Salento Bici Tour.

Il movie tour, partito da Porta Alfonsina è passato per la Valle dell’Idro, da Porto Badisco (set de ‘L'anima gemella’ di Sergio Rubini) per giungere a Masseria Cippano (set di ‘Mine vaganti’ di Ferzan Ozpetek), per ritornare ad Otranto tra la ‘casa posada’ e il castello (sfondo di ‘Nostra signora dei turchi’ di Carmelo Bene).

Alle 21.30, stasera, in Largo Porta Alfonsina, la proiezione de ‘La nave dolce’ di Daniele Vicari (2012), film documentario sulla storia della "Vlora" approdata a Bari l'8 agosto 1991, con ventimila persone a bordo. Il regista e il produttore Ilir Butka (presidente dell’Albania Film Commission) dialogheranno sul tema della coproduzione e della cooperazione culturale con Silvia Godelli, assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Mediterraneo.

Daniele Vicari è nato a Castel di Tora (Rieti). Dopo aver realizzato alcuni documentari, tra i quali Uomini e Lupi, premio Sacher 1998 e il documentario di lungometraggio Non mi basta mai (co-regia Guido Chiesa), premio Cipputi al Festival di Torino nel 1999, ha esordito alla regia del film di finzione nel 2002 con Velocità Massima, David di Donatello miglior film d’esordio, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.

Nel 2005 il suo secondo film di finzione L’Orizzonte degli eventi, viene selezionato presso “La semaine de la critique” del Festival di Cannes. Sempre nel 2005 ha pubblicato, in collaborazione con Antonio MediciCIMG8736-2, “L’alfabeto dello sguardo, capire il linguaggio audiovisivo”, presso Carocci, ricevendo il premio Umberto Barbaro per il miglior saggio di divulgazione del linguaggio cinematografico. Nel 2007 riceve un secondo David di Donatello con il documentario di lungometraggio "Il mio paese" oltre al premio Pasinetti dei Giornalisti cinematografici.

Nel 2008 "Il passato è una terra straniera" viene selezionato in concorso al Festival del film di Roma e vince il Miami International Film Festival come miglior film e per il miglior attore protagonista Michele Riondino. Nel 2012 con il film "Diaz, don’t clean up this blood", vince il premio del pubblico al festival di Berlino. Ingresso libero.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Daniele Vicari e la vicenda della "Vlora" nella seconda serata dell'Offf

LeccePrima è in caricamento