Dibattito sul conflitto in Siria con Fulvio Grimaldi
Venerdì 13 novembre a Lecce si discute delle sorti del conflitto siriano con Fulvio Grimaldi e con la Console del Venezuela.
Fino al 2011 la Siria era un moderno Paese arabo dotato di una Costituzione laica, progressista e multi-confessionale, al cui interno convivevano pacificamente diversi gruppi etnico-religiosi, tra cui musulmani sunniti e sciiti, cristiani, curdi e drusi.
Nel 2011, la Siria è entrata nel mirino della NATO e delle petro-monarchie assolutiste del Golfo Persico con una "guerra sporca" a bassa intensità che la maggior parte dei massmedia occidentali si è ostinata a presentare come una rivolta popolare spontanea.
In realtà, gli aggressori stranieri della Siria hanno puntato fin dall’inizio a rimuovere dal potere il legittimo Presidente Bashar Al Assad ed il tradizionale partito Baath (la cui ideologia si ispira al tradizionale nazionalismo pan-arabo sul solco del pensiero dell’egiziano Nasser) e ad instaurare nel Paese arabo una sorta di nuovo Califfato con a capo dei gruppi islamisti radicali appartenenti a delle sette eretiche del mondo musulmano, quali i tafkiristi, i salafiti e i wahabiti.
Per favorire questo cambio di potere, gli U.S.A., la Turchia, il Qatar e l’Arabia Saudita – con una comprovata complicità di Israele - hanno segretamente addestrato degli eserciti di mercenari irregolari provenienti da numerosi Paesi del medio oriente, del Maghreb e del Caucaso, tutti uniti da una comune visione jihadista e li hanno fatti penetrare all’interno dei confini della Siria, ove essi hanno compiuto ogni sorta di nefandezza, occupando aree strategiche del Paese (come la zona di Aleppo, dove hanno distrutto industrie e monumenti storici), bruciando villaggi e chiese cristiane ed obbligando migliaia di persone a convertirsi forzatamente all’Islam più oscurantista e radicale.
Ma il popolo siriano e il suo valoroso esercito regolare hanno saputo resistere per ben 4 anni e mezzo a questa terribile aggressione, che comunque ha prodotto centinaia di migliaia di morti tra i civili e la fuga forzata di circa 3 milioni di siriani dalle loro case e villaggi, oltre alla distruzione di un patrimonio storico ed archeologico di inestimabile valore nelle città di Aleppo e Palmira.
Fulvio Grimaldi, già in forza alla redazione del TG3, oggi fa il giornalista free-lance e si reca autonomamente nei principali contesti “caldi” del Pianeta, dove gira dei video-documentari a carattere indipendente.
Nel corso della serata di venerdì 13 novembre, a Lecce, presso le officine culturali ERGOT (piazzetta Falconieri n. 1/B, nel centro storico della città), con inizio alle ore 18.00, si discuterà del conflitto siriano con la presenza di una delle voci giornalistiche più distanti dall’unanime coro mediatico che siamo abituati ogni giorno ad ascoltare.
Dopo la proiezione del documentario dal titolo ARMAGEDDON SULLA VIA DI DAMASCO, Grimaldi descriverà questi 4 anni e mezzo di conflitto siriano fino ad analizzare il recentissimo e massiccio intervento militare della Russia di Putin: colpendo le formazioni islamiste che fino a poche settimane fa controllavano buona parte del territorio siriano, i russi sembrano avere voluto imprimere una vera svolta allo scenario di guerra, con delle ripercussioni di grandissima importanza per gli equilibri geopolitici del pianeta.
In fin dei conti, l’intervento russo in Siria ha scompaginato i giochi degli USA e dei loro alleati e potrebbe dimostrarsi la prima manifestazione eclatante del nuovo mondo multipolare, con la Russia proiettata come nuova potenza globale.
Interverrà al dibattito la Console Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Amarilys Gutierrez Graffe: il Venezuela è un altro Paese che, come la Siria, si batte da tempo per affermare un nuovo ordine multipolare e per il suo completo affrancamento dalle ingerenze dei Paesi occidentali.
A presentare e moderare l'evento ci sarà Giuseppe Angiuli, avvocato esperto di scandali finanziari ed attivista per la libertà e l'autodeterminazione dei popoli del sud del mondo.