CAMPI SALENTINA– Aprirà i battenti oggi pomeriggio la ventesima edizione della Città del Libro, e fin dalle prime ore di questa mattina si è registrato un notevole afflusso di appassionati e alunni delle scuole da ogni parte della provincia che hanno potuto curiosare tra gli stand espositivi e i padiglioni del quartiere fieristico in pieno fermento. Mostre, spettacoli e ospiti d’eccezione animeranno quella che per molti versi si è candidata a essere considerata l’edizione del rinnovamento. Un rinnovamento che il presidente della Fondazione Città del Libro Onlus, Fabio Sirsi, ha definito subito come un “nuovo punto di partenza” per il rilancio dell’editoria e della cultura di casa nostra nella sua più ampia accezione.

“Abbiamo dato ampio spazio alle case editrici locali per cercare di valorizzare al massimo gli autori del nostro territorio – ha spiegato Fabio Sirsi in mattinata – affiancandoli ad autori di taratura nazionale con l’idea di offrire un’interessante varietà culturale ai nostri visitatori. Avremo il piacere di ospitare infatti autori come: Paolo Mieli, Cècile Kyenge, Corradino Mineo, Michela Marzano, Pino Aprile, Franco Scaglia.”

E sarà proprio Sirsi a tagliare il nastro, alle 18, alla presenza del prefetto, sua eccellenza dottoressa Giuliana Perrotta, dell’assessore regionale allo sviluppo economico e internalizzazione, Loredana Capone,  del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, del sindaco di Campi Egidio Zacheo, insieme a molte altre cariche civili, istituzionali e religiose per dare il via alla manifestazione che è stata già citata come “il maggior evento culturale dopo Torino e Modena”.

Davvero interessante la lista degli ospiti nazionali, che affiancheranno gli autori del territorio, come notevole è stato lo sforzo, come ha sottolineato il presidente Fabio Sirsi, di aprire l’evento ai Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo per far sì che Città del libro getti un ponte di pace e accoglienza verso le popolazioni i cui valori e identità appartengono alla matrice comune alla nostra. Ma anche per valorizzare e approfondire le differenze, ragionare sull’alterità e cercare di comprendere i motivi che, ancor oggi, sembrano voler dividere popoli che avrebbero invece molti da condividere. Motivi che hanno indotto gli organizzatori a dare una sottotraccia tutta nuova alla manifestazione campiota “Mare Nostrum… Storie di navigatori, santi e poeti”. E poi l’arte, tantissima arte, intesa qui come un contenitore polivalente di musica, pittura, poetica, recitazione, scultura e tutto ciò che rientra nella massima espressione del linguaggio umano.

“Novità importante di questa edizione – ha commentato non senza una punto d’orgoglio il presidente della fondazione, – è la scelta di far diventare il centro fieristico un contenitore culturale a 360 gradi con più di 10 esposizioni artistiche. Ogni angolo del padiglione fieristico sarà caratterizzato da una mostra. Ad esempio l’Auditorium sarà dedicato a Dante Alighieri in quanto conterrà 100 stampe in tela raffiguranti la Divina Commedia, opere del maestro Vanni Rinaldi. Mentre la Hall ospiterà i manifesti originali di alcuni spettacoli di Carmelo Bene realizzati dal pittore scenografo Tonino Caputo. Avremo inoltre un’installazione di arte contemporanea di Carmela Bentivoglio e una prestigiosa mostra incentrata sul centenario della nascita di Vittorio Bodini E dopo Blengino, Azzolini, Polidoro, Malagnino, Priore e Corradini, i quali hanno aperto la sezione mattutina con le loro opere, questa sera sarà la volta di Paolo Mieli, Martin Rua, Antonello Loreto, Daniela Preite e Franco Greco.