FolkBooks live alle Officine Cantelmo
Sabato 28 dicembre (dalle 19:30 - ingresso 8 euro) alle Officine Cantelmo di Lecce ultimo appuntamento di FolkBooks live 2019, festival tematico dedicato alle più recenti e importanti produzioni del "movimento" che ruota intorno alla musica di tradizione e alle sue rielaborazioni, prodotto da Antonio Santoro e organizzato da Diotimart con il supporto di CoolClub e il sostegno della Regione Puglia.
Alle 20:30 spazio alla presentazione di
Rito e Passione. Conversazioni intorno alla musica popolare salentina (Itinerarti 2019) di Vincenzo Santoro. Il "rinascimento" musicale salentino, la controversa patrimonializzazione del tarantismo, le forme spettacolari e il retaggio di riti tradizionali, le esperienze appassionate maturate nella dialettica mai risolta fra spinte dal basso e intervento istituzionale, sono alcune delle tracce attraverso cui leggere le vicende che hanno percorso in questi anni recenti un territorio diventato meta di crescenti folle di turisti, laboratorio a cielo aperto di esclusive politiche culturali e complesso cantiere della memoria. Con la dovuta attenzione alla pluralità di sguardi che la terra tra i due mari non finisce di attrarre, le riflessioni sul "movimento" salentino sono condotte anche attraverso le testimonianze, per vari aspetti esemplari, di alcuni suoi protagonisti come Brizio Montinaro, Giovanni Pellegrino, Maurizio Nocera, Luigi Lezzi, Donatello Pisanello, Franco Tommasi, Roberto Raheli, Edoardo Winspeare, Gino Di Mitri, il compianto Sergio Torsello, Maristella Martella e due degli ospiti del festival
Mauro Durante e Antonio Castringnanò che dialogheranno con l'autore.
Dalle 21:30,
FolkBooks si chiuderà con un concerto inedito interpretato e diretto proprio da
Antonio Castrignanò
affiancato da Taranta Sounds e dagli ospiti Eliseo Castrignanò (pianoforte), Redi Hasa (violoncello) e Maria Mazzotta (voce). Cantante, musicista, compositore e percussionista,
Castringnanò è divenuto negli anni uno dei personaggi simbolo della riscoperta tradizione musicale del Salento. Con l’orecchio attento agli stilemi del passato e la curiosità di chi vuole vivere la contemporaneità accettandone le sfide, Castrignanò sfrutta la tensione espressiva che si muove tra queste due direttive per costruire un repertorio del tutto personale, spesso connotato da composizioni autografe.