Giornate Fai di Primavera, 29esima edizione
Sabato 15 e domenica 16 maggio ritornano le giornate Fai (Fondo per l'ambiente italiano) di Primavera.
Il programma nel Salento.
Lecce
CHIESA DEI SS. NICOLÒ E CATALDO
Il complesso monumentale dei SS. Niccolò e Cataldo costituisce una memoria storica importante di Lecce. La Chiesa, preziosa gemma del romanico pugliese, è oggi annessa al Cimitero monumentale e costituisce la parte più antica del complesso monasteriale. Fondata nel 1180 d.C., fu inizialmente affidata ai Benedettini per passare quindi alla Congregazione degli Olivetani nel 1494. Nel 1600 fu completata la decorazione ad affresco, mentre il rifacimento della facciata in chiave barocca risale al 1716; dal 1994 appartiene all'Università degli studi di Lecce. La storia di San Niccolò e Cataldo copre un arco di almeno sei secoli, dal XII al XVIII. Alla Chiesa, già nel Medioevo, era associato il Monastero dei cui due chiostri, e quello a essa adiacente, completato nel 1559, ospita uno straordinario pozzo a baldacchino. Attualmente Bene promosso dai volontari del FAI, la Chiesa è rimasta per molto tempo accessibile solo durante la celebrazione delle Messe, e visitabile nei giorni di lunedì, giovedì e sabato, dalle ore 9,30 alle ore 12,30.
Apertura: sabato 15 maggio dalle ore 9.30 alle 12
Gallipoli (LE )
MASSERIA DI PUNTA PIZZO
Diviso in due zone, isola di S. Andrea e area di Punta Pizzo, il Parco di Gallipoli nasce per salvaguardare i caratteri di quella chorà erema –terra deserta- ricordata da Tucidide, uno straordinario ecomosaico in cui convivono ambienti estremamente diversificati e si intersecano rotte migratorie che vanno dal Nordafrica all'Europa centrale e ai Balcani. Il litorale ha in Punta Pizzo è il regno di una macchia-gariga “a pulvino”, con prevalenza di timo, cisto, rosmarino e della rara Anthyllis hermanniae , inserita nella Lista Rossa regionale. È interrotta da pratelli ricchi di orchidee, mentre la costa alterna piccole cale sabbiose a speroni rocciosi, relitti di antiche dune fossili, costituenti habitat di interesse comunitario per la presenza di Limonium japigicum , endemico della costa jonica salentina. Una fascia continua di pineta a Pinus halepensis separa il litorale da due sistemi sublitorali distinti. Il parco, un autentico tesoro di biodiversità-quasi 1000 specie/Kmq, comprende gran parte della Zona di Protezione speciale, istituita dall' Unione europea. Finalità del Parco, vinta la sfida con la grande speculazione edilizia, è garantire la ricostituzione degli ambienti originari e dei loro equilibri, promuovendo una corretta fruizione del territorio in una fascia costiera ad alta pressione antropica. La visita è un'opportunità per osservare da vicino un mosaico di biodiversità con fioriture di diverse piante incluse nella Lista Rossa Regionale. Importante è anche la presenza di uccelli migratori che, grazie alla posizione geografica di punta Pizzo, qui trovano un luogo di sosta e riposo.
Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 19