"I martiri del petrolchimico", il libro di Cristaldi
A Martignano, presentazione il libro dal titolo "Un rumore di gabbiani, orazione per i martiri dei petrolchimici", di Giuseppe Cristaldi. Giovedì 9 luglio alle 21.30 presso il parco turistico Palmieri
L'Associazione Turistica Culturale Salento Griko e l'Associazione Multiculturale "Vibrazioni popolari" di Martignano, presentano giovedì 9 luglio alle 21.30 presso il parco turistico culturale "Palmieri" di Martignano, il libro dal titolo "Un rumore di gabbiani, orazione per i martiri dei petrolchimici", di Giuseppe Cristaldi. Saranno presenti rappresentanti di associazioni di tutela della ambiente. Nel corso della serata saranno proiettati parti del mediometraggio di Cristaldi.
UN RUMORE DI GABBIANI (SINOSSI e BIOGRAFIA)
La vita eroica di Gabriele Bortolozzo, ex-dipendente del petrolchimico di Porto Marghera, quale somma memoria da tramandare ai posteri. Le gesta esemplari raccontate da un suo simile, sodale, in terra brindisina, un operaio che sul punto di morire descrive minuziosamente il proprio retaggio ad un feto, presunto, insperato, affinché niente e nessuno annaspi più nell'oblio. Il martirio di uomini barattati col polivinilcloruro, le strazianti testimonianze delle vedove, dei figli, dei medici segnati dal tragico fenomeno. I viaggi della speranza, le vessazioni subite dagli autoclavisti per mano dei colleghi d'altri reparti, la natura ridotta ad una carcassa di molosso. La ritrosia culturale imperante, ovvero una omertà inconsapevole presente anche nel collettivo vittime.
E poi ancora, le intercalazioni dialogiche della Saggezza con il Futuro, l'inversione dei loro ruoli. Questo il contenuto tematico del mediometraggio Un rumore di gabbiani. Orazione per i martiri dei petrolchimici, soluzione filmica sperimentale sia a livello testuale che strutturale, che ricorre al teatro civile odierno per insinuarsi nelle viscere di una terra condannata ai decessi tumorali e che in essa si premura di edificarne soverchiante denuncia. Con la collaborazione straordinaria di Franco Battiato.
GIUSEPPE CRISTALDI (1983) vive a Parabita (Lecce). Dopo la sua prima opera Storia di un metronomo capovolto, torna al pubblico con un mediometraggio di straordinaria attualità. Un rumore di gabbiani gode di una distribuzione editoriale (libro+dvd. Ed. Besa), il libro annesso al dvd si privilegia della prefazione del cantante Caparezza ed ha partecipato al Levante FilmFest di Bari. Il riscontro ottenuto mediante la promozione capillare nelle scuole, negli agglomerati pugliesi particolarmente intaccati dalla tematica, ha condotto l'opera a recensioni e servizi televisivi di carattere nazionale. Intento primario dell'opera è quello di travalicare le barriere territoriali reticenti e mafiose per giungere ad una logica nazionale di denuncia e di memoria (236 ex dipendenti petrolchimici morti e mai risarciti) attraverso ogni formula possibile.
UN RUMORE DI GABBIANI (SINOSSI e BIOGRAFIA)
La vita eroica di Gabriele Bortolozzo, ex-dipendente del petrolchimico di Porto Marghera, quale somma memoria da tramandare ai posteri. Le gesta esemplari raccontate da un suo simile, sodale, in terra brindisina, un operaio che sul punto di morire descrive minuziosamente il proprio retaggio ad un feto, presunto, insperato, affinché niente e nessuno annaspi più nell'oblio. Il martirio di uomini barattati col polivinilcloruro, le strazianti testimonianze delle vedove, dei figli, dei medici segnati dal tragico fenomeno. I viaggi della speranza, le vessazioni subite dagli autoclavisti per mano dei colleghi d'altri reparti, la natura ridotta ad una carcassa di molosso. La ritrosia culturale imperante, ovvero una omertà inconsapevole presente anche nel collettivo vittime.
E poi ancora, le intercalazioni dialogiche della Saggezza con il Futuro, l'inversione dei loro ruoli. Questo il contenuto tematico del mediometraggio Un rumore di gabbiani. Orazione per i martiri dei petrolchimici, soluzione filmica sperimentale sia a livello testuale che strutturale, che ricorre al teatro civile odierno per insinuarsi nelle viscere di una terra condannata ai decessi tumorali e che in essa si premura di edificarne soverchiante denuncia. Con la collaborazione straordinaria di Franco Battiato.
GIUSEPPE CRISTALDI (1983) vive a Parabita (Lecce). Dopo la sua prima opera Storia di un metronomo capovolto, torna al pubblico con un mediometraggio di straordinaria attualità. Un rumore di gabbiani gode di una distribuzione editoriale (libro+dvd. Ed. Besa), il libro annesso al dvd si privilegia della prefazione del cantante Caparezza ed ha partecipato al Levante FilmFest di Bari. Il riscontro ottenuto mediante la promozione capillare nelle scuole, negli agglomerati pugliesi particolarmente intaccati dalla tematica, ha condotto l'opera a recensioni e servizi televisivi di carattere nazionale. Intento primario dell'opera è quello di travalicare le barriere territoriali reticenti e mafiose per giungere ad una logica nazionale di denuncia e di memoria (236 ex dipendenti petrolchimici morti e mai risarciti) attraverso ogni formula possibile.