Il Sud e la cultura, incontro con Vito D'Armento al centro tò Kalòn di Itaca a Martano
MARTANO - Al Centro Culturale tò Kalòn di Itaca Min Fars Hus a Martano (Lecce), in via Marconi 28, Venerdì 26 gennaio alle ore 18,00 riprendono i "dibattiti aperti" sui temi di attualità che coinvolgono da vicino tutti i cittadini consapevolmente democratici.
Il filo conduttore è sempre lo stesso, e cioè il senso del "fare comunità" e di contribuire a capire e migliorare il rapporto con un contesto problematico e contraddittorio come quello del Salento e del Mezzogiorno. Questa volta, però, l'argomento di discussione si fa specifico ed estremamente efficace, perché riguarda "il Sud e la Cultura", un binomio onnicomprensivo e ricco di allusioni, ma anche di possibili e concrete realizzazioni per le generazioni future, giacché la posta in gioco è, ci sembra, soprattutto etica, oltre che storica e politica.
Un tema, questo della cultura in relazione al Sud, che ci sembra riguardare molto da vicino il Centro tò Kalòn, nato, quasi un decennio fa, all'interno dell'associazione Itaca Min Fars Hus, grazie soprattutto alla sensibilità culturale e al contributo liberale e gratuito dell'imprenditore martanese Pasquale Rescio (Sprech outdoor concept) che ha messo a disposizione dell'associazione Itaca Min Fars Hus, in comodato d'uso, i locali di via Marconi 28 a Martano, diventati, negli ultimi dieci anni, un vero e proprio "luogo cult" della cultura salentina, nel quale è risuonata la voce di illustri intellettuali e studiosi, di accademici e ricercatori, di artisti, poeti e scrittori, tutti consapevoli di voler contribuire a fare della cultura lo strumento fondamentale della crescita di una comunità libera.
Tra gli intellettuali, che hanno contribuito e contribuiscono alla "vita attiva" di tò Kalòn, sicuramente c'è il prof Vito D'Armento, sociologo illustre dell'Università del Salento, mentore e protagonista di tante iniziative recenti di tò Kalòn e di Itaca Min Fars Hus, fine ed esperto etnologo, già allievo e collaboratore del grande George Lapassade e conoscitore delle dinamiche antropologiche salentine.
Venerdì 26 Gennaio Vito D'Armento discuterà con Paolo Protopapa e con Anna Stomeo di "Sud e Cultura", anche in margine alle "Questioni Meridionali", titolo di una pubblicazione in cui si discute anche dell'opportunità di "reinventare" il Sud (Moscati/Protopapa/Stomeo, "Questioni Meridionali. Intervista politico -filosofica sul Mezzogiorno. Re-inventare il Sud", Morlacchi Editore U.P., 2021).
In una dimensione aperta di confronto e anche di provocazione si cercherà di rispondere, con la partecipazione del Prof. D'Armento e di tutti i presenti, ad alcuni interrogativi di fondo.
Che rapporto intercorre oggi tra il Sud e la cultura o, meglio, tra il nostro immaginario culturale e la concreta realtà che l'industria culturale ci riserva? E l'idea di Sud, che abbiamo coltivato per decenni, funziona ancora davanti alle nuove realtà politiche e istituzionali che stiamo vivendo e subendo?
Dall'autonomia differenziata al premierato, dal dominio della finanza alla crescita della povertà economica e culturale, come si muove e che cosa propone il Mezzogiorno, sia attraverso gli intellettuali e gli artisti sia attraverso i cittadini liberi e i politici di turno, non sempre disposti, questi ultimi, a mettere a rischio il proprio consenso.
Le "narrazioni" del e sul Sud (e lo stesso uso del termine Sud) sembrano a volte emergere dal mare degli stereotipi, e, tuttavia, i "nodi" attorno al Sud e alle questioni meridionali restano tutti, tanto da indurci a pensare che non siano necessariamente "da sciogliere", come si pretende di fare con ogni nodo. Perché?
Lo scopriremo con l'aiuto del Prof. D'Armento e di tutti i partecipanti alla serata, nella quale si cercherà di dialogare e fare delle proposte in piena libertà, come d'abitudine a tò Kalòn. Senza infingimenti e con grande dedizione.
Ancora una serata memorabile che si rivelerà anche di preparazione ai prossimi incontri. Da non perdere. (A. S.)
Ingresso libero