Io non l'ho interrotta al Castello Volante
Quando
Dal 21/07/2020
al 21/07/2020
21:0
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Martedì 21 luglio al Castello Volante di Corigliano d’Otranto prende il via la rassegna di giornalismo e comunicazione politica “Io non l’ho interrotta", promossa dall'associazione Diffondiamo idee di valore, con il coordinamento di Pierpaolo Lala e Gabriella Morelli, in collaborazione con il festival Conversazioni sul Futuro, le cooperative CoolClub, Big Sur, MultiService Eco e con il sostegno del Comune di Corigliano d'Otranto grazie al contributo del Co. Re. Com. (Comitato Regionale per le Comunicazioni) della Puglia.
Su Produzioni dal Basso è attiva una campagna di sostegno
alla rassegna che partirà, dunque, martedì 21 (dalle 20:30 - ingresso libero fino a esaurimento posti) con un doppio incontro. Dopo una breve sintesi del programma con i curatori Pierpaolo Lala e Gabriella Morelli, la dirigente scolastica del
Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie Annarita Corrado, il docente di sociologia dell’Università del Salento Mariano Longo e il giornalista di Nuovo Quotidiano di Puglia Rosario Tornesello presenteranno il volume “Le sfide della democrazia. La paura e la lusinga” (Laterza). In collegamento interverrà anche Umberto Ambrosoli, avvocato e saggista, tra gli autori dei tredici interventi agili e autorevoli per orientarsi nella comprensione di questo tempo difficile.
Se dopo la caduta del Muro di Berlino ci si è cullati nella fugace illusione che la forma di governo democratica «del popolo, dal popolo, per il popolo» fosse destinata a un predominio universale, oggi nei suoi confronti si manifestano attacchi, tensioni e logoramenti.
C’è chi propugna l’ibridazione della democrazia con un autoritarismo soffice, chi ne ipotizza il superamento in nome di una presunta neutralità della tecnica, chi ne asseconda l’asservimento a potentati economici, chi la diluisce con procedure insondabili. In questo libro alcuni protagonisti del dibattito pubblico italiano – accademici, magistrati, ricercatori, intellettuali – discutono di diritti, libertà, giustizia, corruzione, mafie e terrorismo come sfide contemporanee per i sistemi democratici. I contributi di Umberto Ambrosoli, Raffaele Cantone, Gian Carlo Caselli, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo, Giovanni Maria Flick, Mariano Longo, Piergiorgio Morosini, Armando Spataro, Rosario Tornesello, Alberto Vannucci, Salvatore Veca e Gustavo Zagrebelsky nascono in occasione di un ciclo di incontri tenuti nel Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie, in provincia di Lecce.
A seguire, dalle 21:45 (ingresso libero fino a esaurimento posti), l’incontro “Dalle (vecchie) colpe alle (nuove) occasioni del sud” con la sindaca di Corigliano d’Otranto Dina Manti, il sociologo Stefano Cristante e il direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia Claudio Scamardella, autore del saggio “Le colpe del Sud. Ripensare la questione meridionale per il Mezzogiorno, la Puglia, il Salento", pubblicato da Manni. Con la fine della Guerra fredda, la globalizzazione e la società digitale il Sud perde tutte le rendite di posizione territoriale che avevano garantito, fino a trent’anni fa, protezioni, aiuti e sostegni. Ma il meridionalismo non aggiorna la sua cassetta degli attrezzi, classi dirigenti ed élite intellettuali anziché produrre nuove idee si adagiano nella retorica dell’inganno e dell’abbandono, rifugiandosi nella sterile litania della “colpa degli altri” e nel rivendicazionismo lamentoso. Fino all’emergere di un sudismo impastato di nostalgie borboniche.Trent’anni persi a rincorrere il Nord. E trent’anni di opportunità sprecate. Ora il cerchio si chiude: il partito nato per punire il “banditismo dei meridionali” conquista voti e consensi anche al Sud, le popolazioni del Mezzogiorno si consegnano (si arrendono?) a chi le aveva insultate e additate come “zavorra del Paese”. In questo quadro la Puglia rappresenta un “caso”, con i ritardi infrastrutturali, gli indicatori socioeconomici negativi, il contrasto tra immagine e sostanza. Il suo governo prende la china del movimentismo immobilista producendo danni sul territorio, come accade per la xylella, il gasdotto Tap e l’llva. La primavera pugliese è durata un soffio, lasciando molte contraddizioni. Un “caso” è anche il Salento: terra in cammino, laboratorio di ciò che il Sud può essere o diventare se il meridionalismo “di pensiero” torna a prevalere su quello “di potere”, puntando su vocazione mediterranea e federalismo municipalista. È con il protagonismo dei territori che il Sud può riprendere il destino nelle proprie mani e rimettersi in marcia.
Dal 2015, “Io non l'ho interrotta“ cerca di indagare l’attuale situazione del giornalismo e della comunicazione politica in Italia, con incursioni in Europa, negli Stati Uniti e nel resto del mondo, attraverso l’analisi del linguaggio e dei social, delle parole e dei comportamenti dei giornalisti, della classe politica e degli elettori/utenti. Nel rispetto delle linee guida e dei regolamenti sull'organizzazione degli eventi durante l'emergenza coronavirus, la sesta edizione della rassegna cambia formula. Il programma non sarà, infatti, concentrato in giorni consecutivi, come per le precedenti edizioni, ma in cinque serate tra luglio (martedì 21 e giovedì 23) e agosto (lunedì 3, martedì 4 e lunedì 10) che avranno anche alcuni ospiti in collegamento e saranno trasmesse in diretta streaming (facebook e youtube) per rendere possibile - considerati i posti limitati in platea - una partecipazione più ampia possibile del pubblico. Dalla collaborazione con altre manifestazioni, alcuni incontri saranno poi “riproposti” anche in altre località del Salento.
Giovedì 23 luglio (dalle 20:30 - ingresso libero fino a esaurimento posti) si parte, nell'ambito del progetto “Fari di Comunità”, finanziato dalla Regione Puglia attraverso l'Avviso pubblico 2/2017 “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale”, con la presentazione del volume "La più bella. La Costituzione tradita. Gli italiani che resistono" di Alessio Lasta (Add Editore). Il giornalista e inviato di Piazza Pulita, programma di attualità e approfondimento condotto su La7 da Corrado Formigli, dialogherà con Sonia Pellizzari e Cristina Belloni (Project manager "Fari di Comunità"). A seguire Lasta parteciperà all'incontro "Il racconto del Coronavirus tra tv, comunicazione istituzionale, vecchi e nuovi media, open data, satira e fake news" con Marco Cattaneo (direttore dei periodici Le Scienze, Mind, National Geographic Italia - in collegamento), Francesco Piersoft Paolicelli (open data manager), Chiara Organtini (Portavoce vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri - in collegamento) e Saverio Raimondo. L'attore e autore satirico concluderà la serata con un breve monologo. Classe 1984, inizia come autore di Serana Danini a 18 anni. Ha partecipato a diversi programmi tv, radiofonici, e ha lavorato con tutti i fratelli Guzzanti. Dal 2015 è host di CCN - Comedy Central News su Comedy Central. Negli anni è stato definito «l'unico stand up comedian italiano che sembra vero» (Riccardo Staglianò - la Repubblica), «il più bravo comico in circolazione» (Aldo Grasso - Corriere della Sera), «miglior satiro attualmente in Italia» (Riccardo Bocca - L'Espresso).
A seguire, dalle 21:45 (ingresso libero fino a esaurimento posti), l’incontro “Dalle (vecchie) colpe alle (nuove) occasioni del sud” con la sindaca di Corigliano d’Otranto Dina Manti, il sociologo Stefano Cristante e il direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia Claudio Scamardella, autore del saggio “Le colpe del Sud. Ripensare la questione meridionale per il Mezzogiorno, la Puglia, il Salento", pubblicato da Manni. Con la fine della Guerra fredda, la globalizzazione e la società digitale il Sud perde tutte le rendite di posizione territoriale che avevano garantito, fino a trent’anni fa, protezioni, aiuti e sostegni. Ma il meridionalismo non aggiorna la sua cassetta degli attrezzi, classi dirigenti ed élite intellettuali anziché produrre nuove idee si adagiano nella retorica dell’inganno e dell’abbandono, rifugiandosi nella sterile litania della “colpa degli altri” e nel rivendicazionismo lamentoso. Fino all’emergere di un sudismo impastato di nostalgie borboniche.Trent’anni persi a rincorrere il Nord. E trent’anni di opportunità sprecate. Ora il cerchio si chiude: il partito nato per punire il “banditismo dei meridionali” conquista voti e consensi anche al Sud, le popolazioni del Mezzogiorno si consegnano (si arrendono?) a chi le aveva insultate e additate come “zavorra del Paese”. In questo quadro la Puglia rappresenta un “caso”, con i ritardi infrastrutturali, gli indicatori socioeconomici negativi, il contrasto tra immagine e sostanza. Il suo governo prende la china del movimentismo immobilista producendo danni sul territorio, come accade per la xylella, il gasdotto Tap e l’llva. La primavera pugliese è durata un soffio, lasciando molte contraddizioni. Un “caso” è anche il Salento: terra in cammino, laboratorio di ciò che il Sud può essere o diventare se il meridionalismo “di pensiero” torna a prevalere su quello “di potere”, puntando su vocazione mediterranea e federalismo municipalista. È con il protagonismo dei territori che il Sud può riprendere il destino nelle proprie mani e rimettersi in marcia.
Dal 2015, “Io non l'ho interrotta“ cerca di indagare l’attuale situazione del giornalismo e della comunicazione politica in Italia, con incursioni in Europa, negli Stati Uniti e nel resto del mondo, attraverso l’analisi del linguaggio e dei social, delle parole e dei comportamenti dei giornalisti, della classe politica e degli elettori/utenti. Nel rispetto delle linee guida e dei regolamenti sull'organizzazione degli eventi durante l'emergenza coronavirus, la sesta edizione della rassegna cambia formula. Il programma non sarà, infatti, concentrato in giorni consecutivi, come per le precedenti edizioni, ma in cinque serate tra luglio (martedì 21 e giovedì 23) e agosto (lunedì 3, martedì 4 e lunedì 10) che avranno anche alcuni ospiti in collegamento e saranno trasmesse in diretta streaming (facebook e youtube) per rendere possibile - considerati i posti limitati in platea - una partecipazione più ampia possibile del pubblico. Dalla collaborazione con altre manifestazioni, alcuni incontri saranno poi “riproposti” anche in altre località del Salento.
Giovedì 23 luglio (dalle 20:30 - ingresso libero fino a esaurimento posti) si parte, nell'ambito del progetto “Fari di Comunità”, finanziato dalla Regione Puglia attraverso l'Avviso pubblico 2/2017 “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale”, con la presentazione del volume "La più bella. La Costituzione tradita. Gli italiani che resistono" di Alessio Lasta (Add Editore). Il giornalista e inviato di Piazza Pulita, programma di attualità e approfondimento condotto su La7 da Corrado Formigli, dialogherà con Sonia Pellizzari e Cristina Belloni (Project manager "Fari di Comunità"). A seguire Lasta parteciperà all'incontro "Il racconto del Coronavirus tra tv, comunicazione istituzionale, vecchi e nuovi media, open data, satira e fake news" con Marco Cattaneo (direttore dei periodici Le Scienze, Mind, National Geographic Italia - in collegamento), Francesco Piersoft Paolicelli (open data manager), Chiara Organtini (Portavoce vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri - in collegamento) e Saverio Raimondo. L'attore e autore satirico concluderà la serata con un breve monologo. Classe 1984, inizia come autore di Serana Danini a 18 anni. Ha partecipato a diversi programmi tv, radiofonici, e ha lavorato con tutti i fratelli Guzzanti. Dal 2015 è host di CCN - Comedy Central News su Comedy Central. Negli anni è stato definito «l'unico stand up comedian italiano che sembra vero» (Riccardo Staglianò - la Repubblica), «il più bravo comico in circolazione» (Aldo Grasso - Corriere della Sera), «miglior satiro attualmente in Italia» (Riccardo Bocca - L'Espresso).
Lunedì 3 agosto (dalle 20:30 - ingresso libero fino a esaurimento posti) la terza serata partirà con la breve lezione di Vera Gheno sul tema "Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole", titolo del suo volume pubblicato dalla casa editrice Effequ. A seguire la sociolinguista, specializzata in Comunicazione mediata dal computer, dialogherà con il linguista Federico Faloppa e con il direttore generale della Treccani Massimo Bray sul tema "Le parole dell'odio. Serve un'ecologia della comunicazione". A seguire si discuterà di "Istruzioni per gli Usa: Trump, populismo, tv, media, social e responsabilità degli intellettuali" con Giovanna Pancheri (corrispondente dagli Stati Uniti di SkyTg24), Daniele De Luca (docente di Storie delle relazioni internazionali dell’Università del Salento), Valentina Nicolì (giornalista e traduttrice in Italia di molti saggi di Noam Chomsky), Francesco Foti (autore ed editore People), Gabriele De Giorgi (giornalista LeccePrima.it).
Martedì 4 agosto (dalle 20:30 - ingresso libero fino a esaurimento posti) l'analista e comunicatore politico Giovanni Diamanti presenterà il suo recente volume "I segreti dell'urna. Storie, strategie e passi falsi delle campagne elettorali" (Utet). Negli ultimi anni, candidati di ogni nazionalità e schieramento hanno usato sempre più gli strumenti del marketing e della pubblicità, i dati demoscopici di analisti specializzati in targettizzazioni, i consigli di coach esperti di tv e guru del mondo digitale. Tutto per ottenere il maggior numero di consensi. Ma cosa rende una campagna elettorale un successo? Proveranno a rispondere - coordinati dalla giornalista Ilaria Marinaci - a questa e altre domande con l'autore, il consulente e comunicatore politico Vincenzo Cramarossa e il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. A seguire si parlerà di Europa tra crisi, diritti e solidarietà con Liliana Faccioli Pintozzi (corrispondente da Londra di Sky Tg24), Antonello Caporale (Il Fatto Quotidiano) e Ubaldo Villani Lubelli (docente di Storia delle Istituzioni politiche dell'Università del Salento).
Lunedì 10 agosto (dalle 20:30 - ingresso libero fino a esaurimento posti) l'ultima serata ospiterà il giornalista Alessandro Barbano che presenterà il suo ultimo libro "La visione. Una proposta politica per cambiare l'Italia" (Mondadori) con Biagio Marzo, già parlamentare. La lotta al Coronavirus ha enfatizzato ovunque lo scontro tra due visioni alternative del mondo, l'isolamento nazionalista e la solidarietà globale, e le relative strategie. A seguire si ragionerà, con numerosi ospiti (anche in collegamento, come Luca Sofri e Marco Damilano) delle nuove formule dei festival tra live web e tv. In chiusura l'esperto di cinema e tv Luca Bandirali condurrà "Serie, giornalismo e politica".
Martedì 4 agosto (dalle 20:30 - ingresso libero fino a esaurimento posti) l'analista e comunicatore politico Giovanni Diamanti presenterà il suo recente volume "I segreti dell'urna. Storie, strategie e passi falsi delle campagne elettorali" (Utet). Negli ultimi anni, candidati di ogni nazionalità e schieramento hanno usato sempre più gli strumenti del marketing e della pubblicità, i dati demoscopici di analisti specializzati in targettizzazioni, i consigli di coach esperti di tv e guru del mondo digitale. Tutto per ottenere il maggior numero di consensi. Ma cosa rende una campagna elettorale un successo? Proveranno a rispondere - coordinati dalla giornalista Ilaria Marinaci - a questa e altre domande con l'autore, il consulente e comunicatore politico Vincenzo Cramarossa e il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. A seguire si parlerà di Europa tra crisi, diritti e solidarietà con Liliana Faccioli Pintozzi (corrispondente da Londra di Sky Tg24), Antonello Caporale (Il Fatto Quotidiano) e Ubaldo Villani Lubelli (docente di Storia delle Istituzioni politiche dell'Università del Salento).
Lunedì 10 agosto (dalle 20:30 - ingresso libero fino a esaurimento posti) l'ultima serata ospiterà il giornalista Alessandro Barbano che presenterà il suo ultimo libro "La visione. Una proposta politica per cambiare l'Italia" (Mondadori) con Biagio Marzo, già parlamentare. La lotta al Coronavirus ha enfatizzato ovunque lo scontro tra due visioni alternative del mondo, l'isolamento nazionalista e la solidarietà globale, e le relative strategie. A seguire si ragionerà, con numerosi ospiti (anche in collegamento, come Luca Sofri e Marco Damilano) delle nuove formule dei festival tra live web e tv. In chiusura l'esperto di cinema e tv Luca Bandirali condurrà "Serie, giornalismo e politica".
Nelle prime cinque edizioni la rassegna ha ospitato, tra gli altri, i giornalisti Marco Damilano, Ferruccio de Bortoli, Massimo Bernardini, Riccardo Luna, Marino Sinibaldi, Alessandra Sardoni, Paolo Celata, Filippo Ceccarelli, Federico Mello, Luca Sofri, Bruno Mastroianni, Matteo Grandi, Udo Gümpel, Liliana Faccioli Pintozzi, Francesco Costa, Antonello Caporale, Angela Mauro, Francesca Paci, Marianna Aprile, Wanda Marra, Antonio Sofi, Eric Jozsef, Alessandro Gilioli, Eva Giovannini, Giovanna Pancheri, il direttore della Treccani Massimo Bray, i direttori Rai Carlo Freccero e Piero Gaffuri, Diego Zoro Bianchi, il magistrato Eugenio Albamonte, l'attivista Aboubakar Soumahoro, il portavoce italiano di Amnesty International Riccardo Noury, l'ex sindaco di Predappio Giorgio Frassineti, i comunicatori e consulenti politici Dino Amenduni, Giuseppe di Caterino, Francesco Nicodemo, Serena Fortunato, Gennaro Pesante, i docenti e ricercatori universitari Vera Gheno, Ubaldo Villani Lubelli, Daniele De Luca, Luca Bandirali, Stefano Cristante, Edoardo Novelli, Stefano Bartezzaghi, il diplomatico italiano Alessio Liquori, gli autori di satira Giorgio Lauro, Luca Bottura, Antonello Taurino e Adelmo Monachese, gli esperti di Open Data Vittorio Alvino e Daniele De Bernardin (Open Polis), l'economista del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea Andrea Conte e molti altri ospiti. La rassegna ha dunque coinvolto le maggiori testate italiane (La Repubblica, La Stampa, Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, L’Espresso, Agi, Radio1, Radio2, Radio3, Radio Capital, La7, Rai 2, Sky Tg24, Rai3, IlPost.it, Huffington Post) e alcuni tra i più interessanti studiosi e protagonisti dell’argomento.
Info e programma
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