I Quaderni del Bardo: doppia presentazione a Lecce
Doppia presentazione per le nuove produzioni dei Quaderni del Bardo Edizionidi Stefano Donno. Lunedì 6 giugno (ore 20.30 - ingresso libero) nel B&B Dimora Silente nelle vicinanze del Castello Angioino di Copertino, in provincia di Lecce il poeta Maurizio Leo presenterà la sua ultima raccolta “Ho dimenticato il cappotto di pannonero vecchio alla fermata del pesce”. Dialogheranno con l’autore Lucia Cordella e Valentina Chiriatti perVeleRacconto, Cristina Prenner per Laboratorio di Idee Vico Serpe ed Anastasia Leo de iQdB Edizioni di Stefano Donno. Interverranno Maurizio Nocera, Piero Rapanà, Vito Antonio Conte ed Elio Coriano. Perfomance musicali a cura diGabriele Calasso e Pierpaolo Leo. Martedì 7 giugno (ore 18.30 - ingresso libero) la Libreria Palmieri di Lecce ospiterà invece la presentazione di "Io sono fantasma" di Anna Scarsella. Interverranno con l'autrice lo scrittore Raffaele Polo e la psichiatra Paola Calò.
«Ho dimenticato il cappotto di pannonero vecchio alla fermata del pesce, ovvero dell'andamento discendente del verso nello sconfinamento nel nulla. È la tensione del vuoto come campo esperienziale che si rivela nella pratica di queste poesie di Maurizio Leo. Alla luce di un discorso antologico che ospita opere, che spaziano dalla poesia alla critica, dalla prosa poetica alla modulazione cronachistica, raccolte fra il settembre del 1991 e il maggio del 2015 sulla rivista Il Bardo, fondata dallo stesso Leo, occorre considerare come l’incasellamento delle parole produca e/o risponda ad un effetto di vuoto che permette l’allestimento della parola sulla pagina», sottolinea Francesco Aprile nell'introduzione. «Dare corpo e forma a questo vuoto, da una parte, lasciare che le parole ci sprofondino, dall’altra, è la condizione liminale di una poesia che passando dall’esperienza della Beat Generation americana percorre in lungo e in largo certe istanze, a questa sempre legate, tipiche del pensiero orientale – che va ad interessare appunto l’intelaiatura della parola – fino a modulazioni di matrice surrealista e, ancora, germinate in progress dalla poesia francese in un senso più ampio e nei cui territori l’autore sembra muoversi con disinvoltura».
"Io sono un fantasma" è un libro per chi ama gli scritti pieni di mistero, con buon contorno di cimiteri, fantasmi, morti drammatiche e un pizzico di gothic. «Aggiungiamo, con buona misura, un pizzico di psicologia e il gusto per l'ineluttabilità del fato, di antica, studiata memoria greca. E infine lasciamoci coinvolgere dal susseguirsi della trama, che incalza, senza pause e tentennamenti», sottolinea Raffaele Polo nell'introduzione. «Siamo, insomma, nello scenario che la brava autrice ci ha già fatto conoscere nei suoi precedenti scritti. Ma qui si sposa una scelta narrativa che pare fatta apposta per le edizioni de I Quaderni del Bardo di Stefano Donno, veri epigoni salentini dei fortunati Sellerio dalla copertina blu. Pensate, neppure il facile escamotage di nascondere l'identità della protagonista, facendola emergere solo nelle ultime pagine. Macchè, qui si sa già tutto, sin dal titolo. E la storia comincia e finisce senza indulgere in futili scene d'amore o descrizioni circostanziate di luoghi e persone. Di vera scuola americana, è l'azione che conta. Soprattutto l'atmosfera di squisito neo classicismo che fa emergere ombre, spiriti e bauli sospetti da cimiteri sempre deserti ed oscuri.... Poi, va bene, arriva la conclusione. E ci lascia con un sospiro di sollievo perchè il colpo di scena è ben calibrato e plausibile. Magari un po' pittoresco, ma è così: ai fantasmi non si comanda... Vi piacciono Le Fanu, Stoker e Lovecraft? Ecco, qui siamo in un campo totalmente diverso. Siamo a Malecuti. Possibile, che questo nome non vi dica niente?»