Teatro dialettale leccese: presentazione del libro su Raffaele Protopapa
Lunedì 9 maggio 2016, alle ore 18.30, presso il teatro "G. Paisiello" a Lecce (via G. Palmieri), si terrà la presentazione ufficiale del pregevole volume "Teatro dialettale leccese: …per divertire me stesso. Prima raccolta delle opere di Raffaele Protopapa", a cura di Anna Maria e Francesco Protopapa, pubblicato per i tipi di Edizioni Esperidi (Esperidi aprile 2016). Introduce Fra' Paolo Quaranta, relaziona lo scrittore Raffaele Polo, intervengono Francesco Protopapa (curatore) e Claudio Martino (editore). A seguire, si svolgerà la rappresentazione teatrale scritta e diretta da Marco Cannito sulla figura del commediografo salentino, dal titolo "Protopapa. L'uomo, il ferroviere, l'artista… il leccese". L'evento è inserito nella manifestazione nazionale de' "Il Maggio dei Libri".
I figli di Raffaele Protopapa (Lecce 1907-1995), Anna Maria e Francesco, hanno curato la pubblicazione di una raccolta di dodici opere, scritte tra il 1925 e il 1984, tra cui "Le mbrogghie te lu Requenzinu" (1925), "La Furtuna" (1944), Lu Rre de Lecce" (1984). Quando si parla di teatro dialettale leccese il pensiero corre immediatamente a Raffaele Protopapa che è il più noto commediografo salentino di tutti i tempi. La sua produzione ha attraversato quasi tutto il '900 e le sue opere hanno sempre incontrato il plauso del pubblico, da quello di una parrocchia a quello più esigente dei grandi teatri di Lecce e del Salento. "Il teatro di Protopapa - ha affermato Mario Schiattone - è ormai entrato nella tradizione; non si può risalire ad altre forme del teatro nel Salento se non in modo episodico". Le sue opere, scritte prevalentemente in dialetto leccese, (ma ha prodotto anche opere in lingua) sono state e sono rappresentate in tutto il Salento ed anche all'estero, presso le comunità salentine. I suoi personaggi, secondo Buja, "potrebbero definirsi il distillato della «leccesite»" con pregi e difetti della piccola borghesia e del popolino leccese.
Ha detto di sè: "Mi si chiede spesso com'è ch€e sono diventato scrittore di teatro. Non lo so neanch'io. È un "vizio" che ho contratto da ragazzo. A togliermelo non sono valsi né la mancanza di tempo, né i disagi degli anni di guerra, né i normali "grattacapi" familiari, né il mio disordine permanente, né la mia congenita distrazione, né la spesa per la carta (mai recuperata!). Mi si domanda, ancora, perché ho scelto lo stile umoristico. Questo lo so: per divertire me stesso". Fino alla sua scomparsa, avvenuta il 10 maggio 1995, Protopapa non ha mai abbandonato il suo "laboratorio" di commediografo.
Lo spettacolo che seguirà alla presentazione del libro, "Protopapa. L'uomo, il ferroviere, l'artista… il leccese", è stato ideato e realizzato da Matteo Cannito, giovane di talento e di inconfondibile bravura professionale. Lo spettacolo permette al pubblico di conoscere appieno Raffaele Protopapa, che dal materiale raccolto ed elaborato da Matteo risulta essere un uomo straordinario che non suscitava invidie o gelosie, ma raccoglieva consensi e ammirazione da parte di tutti. Riusciva a stare a suo agio con intellettuali come lui e persone umili dalle quali traeva la saggezza per la stesura dei suoi indimenticabili lavori. "Raffaele Protopapa era una persona intellettualmente onesta" ha dichiarato Matteo Cannito.