La poesia di Salvatore Crisostomo, tutto meno che poeta
Martedì 25 Agosto 2020 alle 20.30 presso i giardini del Palazzo Ducale di Martano (Lecce) presentiamo le poesie di Salvatore Crisostomo, un poeta che Itaca Min Fars Hus ha incontrato e promosso ormai da alcuni anni nell'ambito della manifestazione "In poesia: baratti di versi tra attori musicisti e poeti", iniziativa che Itaca Min Fars Hus organizza ogni 21 di Marzo in occasione della Giornata Mondiale della Poesia.
Questa pubblicazione, voluta dal Comune di Martano e dalle Edizioni Kurumuny con la Presentazione di Anna Stomeo, rappresenta, per l'Autore, un importante traguardo, ma anche un punto di partenza, l'inizio di un rapporto più intenso e continuo con i lettori.
Dopo i saluti del Sindaco Fabio Tarantino, il 25 Agosto interverranno lo stesso Autore, insieme a Paolo Protopapa e Anna Stomeo di Itaca Min Fars Hus. L'accompagnamento musicale è affidato a Gaetano Rescio.
Ingresso libero nel rispetto delle norme antiCOVID-19.
Riportiamo qui di seguito alcuni versi di Crisostomo e alcune riflessioni tratte dal saggio di Presentazione di Anna Stomeo, 'Onestà della parola e universalità del linguaggio nella poesia di Salvatore Crisostomo'.
Tutto, meno che poeta
In primavera non sbocciano solo fiori,
ma nascono tanti amori.
Amori brevi e passionali, amori incerti:
taluni fanno rinascere, altri fanno star male.
Il mio amore per te, o poesia, non era previsto.
Sei stata nel mio petto chissà quanto tempo;
non volevi uscire, finché mi hai fatto innamorare
e mi stringevi il cuore come al primo appuntamento.
Io, che a me stesso dicevo: non sono un
poeta, anche se nell’animo “qualcosa” ardeva.
Non conosco il modo per lo scrivere ripetevo,
allora tutto mi manca, niente posseggo.
Circondato dall’oscurità i miei occhi non vedevano
Più – poi dei colori esortanti come dal profondo –
volevano affiorare ed io non sapevo come mutarli
in parole, poter contribuire all’estimo per l’arte,
essa che riempie il mondo.
Dopo innumerevoli tentativi, alla fine sei riuscita
a sprigionarti.
Te leggeranno pochi, forse pochissimi,
in compenso sei libera, va per la tua strada.
(Salvatore Crisostomo)
"Il raccontare in versi non è mai per Crisostomo mera affabulazione, ma sempre bisogno di coinvolgere l’Altro nella propria emozione e nella propria riflessione. In ogni verso lo sguardo del lettore/interlocutore incrocia quello dell’Autore che lo invita a tenere il filo, a entrare con discrezione in un mondo che si ripete per non cambiare, che indica molte strade per indicarne una sola [...] La poesia di Crisostomo si fa narrazione, sollecitata dall’urgenza del sé e del dove, quasi insofferente e indifferente ai simbolismi linguistici, alle metafore, ai richiami fonici e ritmici. Poesia narrativa che racchiude una trama densa di storie, di personaggi, di accadimenti. Storie che coinvolgono il poeta e le sue riflessioni, eventi che ‘fondano’ la vita".
(dalla Presentazione di Anna Stomeo)