“Natale è …” al centro to Kalòn di Itaca Min Fars Hus a Martano tra poesia, cinema, arte e musica
MARTANO - Il Natale al Centro to Kalòn dell’Associazione Itaca Min Fars Hus si celebra giovedì 21 dicembre alle ore 18.00 in via Marconi 28 a Martano (Lecce) tra poesia, musica, cinema e arte con ospiti di eccezione che suggeriranno vie personali e alternative di vivere il Natale. Sarà una serata di comunità nel corso della quale la festa più bella dell'anno rivelerà i suoi aspetti più diversi e nascosti, la sua dolcezza e le sue contraddizioni.
Madrina e conduttrice ideale della serata sarà, con i suoi versi 'auto commentati', la poeta Maria Campeggio una voce sicuramente alternativa e originale nel nutrito panorama dei poeti salentini contemporanei, capace di guardarsi intorno con ironia e profondità di analisi, con le parole giuste per indagare il proprio vissuto e trasformarlo in occasione di meditazione universale.
Non a caso a tò Kalòn (dove già nello scorso maggio ha presentato la sua ultima raccolta "Di pura luce") Maria Campeggio presenterà alcuni suoi versi sul Natale accompagnati da un auto commento tutt'altro che retorico, ma teso ad evidenziare gli aspetti autentici della festa natalizia, al di là dell'ipocrisia diffusa che spesso ne offusca il significato e il senso.
Il Natale di Maria Campeggio si muoverà tra tradizione e spirito critico, senza lesinare momenti unici di incanto poetico, ma con un occhio sempre attento a smascherare le facili e abitudinarie interpretazioni.
Anche la voce dolce, cangiante e modulata, della musicista Gabriella Stea contribuirà a rendere unica e indimenticabile una serata dedicata all'amicizia e alla solidarietà.
Docente di pianoforte al Conservatorio di Monopoli, maestra di coro e di composizione, direttrice d'orchestra e virtuosa del canto jazz, Gabriella Stea, nota da alcuni anni nel Salento per la bellezza della sua voce e per la versatilità delle sue performance, si distingue anche per una rara sensibilità culturale e sociale che la porta ad approfondire e ad interpretare, attraverso la musica, temi di grande attualità e delicatezza che riguardano la profondità dell'animo umano.
Impossibile per Gabriella non pensare al Natale come a un'occasione di riflessione sul mondo che stiamo vivendo e sulla pace come speranza che ci attraversa, facendoci guardare 'oltre' le apparenze di una festa il cui significato risiede nel cuore degli uomini e delle donne di buona volontà.
Quella stessa buona volontà che abita i presepi salentini, così come appaiono nel video del regista Ennio Rella, che ne ha ripreso i particolari raccontandoci una storia di luci, di volti scolpiti nella terracotta e nella sabbia, di mani che si incontrano, di forti emozioni e riflessioni di fede. Ennio Rella, "romagnolo di Pesaro", come ama definirsi, vive nel Salento da molti anni e ne ha fatto l'oggetto della sua arte cinematografica, raccontandolo nei suoi paesaggi, nei suoi personaggi, nelle sue feste e nella sua gente.
Ennio Rella ha alle spalle una lunga e onorata carriera di regista e documentarista, ma è stato anche un pregevole batterista rock e ha girato l'Europa con varie band.
La sua professionalità si caratterizza per un attento lavoro di ripresa e di montaggio, condotto con notevole perizia fotografica.
In questo video, proiettato in prima assoluta a tò Kalòn, Ennio ci documenta un Natale salentino denso di immagini forti, a metà strada tra il sacro e il profano, tra momenti di intensa religiosità ed esplosione della festa nei suoi aspetti più tradizionali e anche commerciali.
L'arte sarà egregiamente rappresentata da Paul Gauguin e dal suo Natale tahitiano attraverso la lectio del critico d'arte Salvatore Luperto, direttore artistico del Museo Pietro Cavoti di Galatina e attento divulgatore di Arte e di sensibilità artistica. Fondatore della Galleria Artpoetry, il prof. Luperto ha contribuito a fare conoscere nel Salento numerosi artisti contemporanei di fama internazionale.
Il Natale di Gauguin, che presenta a tò Kalòn, è di per sé il simbolo di un Natale 'alternativo' che fa dell'arte il veicolo di un pensiero rivolto all'altro e all'esaltazione della diversità e della relazione inter-etnica.
Il prof. Vito D'Armento, grande amico e mentore di tò Kalòn, sociologo dell'università del Salento, ma anche poeta, farà gli onori di casa tirando le conclusioni della serata e leggendo una sua poesia.
La serata è dedicata anche a Giovanni Pellegrino, ricercatore, inventore e protagonista della comunità salentina e ai suoi meravigliosi anni che passano in piena e instancabile attività.
Durante la serata gli Amici presenti potranno intervenire per completare la frase "Natale è ..." raccontando brevemente una propria esperienza o proponendo una poesia.
Una serata da trattare con cura, come hanno fatto e faranno Anna Stomeo e Paolo Protopapa, all'insegna dell'amicizia e della libertà di immaginazione.
Per raccontare e raccontarsi un Natale diverso, tra memoria e tradizione, ma anche tra autenticità e simulazione, tra fiction e verità, superando ogni rischio di incorrere in scontate e a volte un po' ipocrite celebrazioni.
Una serata di grande empatia per affrontare al meglio l'anno che verrà. (A.S.)
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