Natale in Contea: un passato da riscoprire. Presepe vivente medievale
Natale è la festa cristiana che per eccellenza ci porta a riflettere sul senso del "tempo". Il Dio di Gesù Cristo entra nel tempo.
A Castro, l'Eterno rinasce nel Medioevo.
Chi arriva a Castro per la prima volta, quando si sarà riavuto dallo stupore di uno scenario unico al mondo, si chiederà come una cittadina di appena duemilacinquecento anime, con le case colorate incollate alle falde, a grappoli sulla roccia, abbia una storia così gloriosa ed abbia potuto degnamente competere con sorelle oggi più famose (e soprattutto più popolose) quali Lecce, Otranto, Oria e Bari.
Ma dove sono le vestigia della Contea di Castro?
La rappresentazione che ritrae un passato carico di gloria comincia dal "comital castello", sospeso in cima alla città, prospiciente la storica piazza d'Armi, che da un senso di rilievo a tutta la costruzione e soprattutto alla facciata.
Un passato di grandezza, ricco di interessi culturali, è offerto dalla Cattedrale, dal palazzo vescovile, dai palazzi gentilizi e dalle case antiche, dall'Araldica, a testimonianza della presenza di vescovi e conti illustri.
Ad ogni passo, in ogni vicolo, su per le straduzze dell'interno, è un'evocazione storica.
E pare che da un momento all'altro, all'angolo, ad una svolta, appaia una popolana, un mercante, un nobile, nei costumi d'altri tempi, ricchi di merletti e di porpora orientale.
Se poi si vogliono veder sul serio i costumi, basta fare un salto a Castro nei giorni 25-26 dicembre 2014, 1 e 6 gennaio 2015 dalle ore 17.00 alle 21.00, durante il "Natale in Contea", nel Borgo Medievale della nostra città: allora sembrano ripopolare, come d'incanto, tutta una città medievale ricca, fiorente, prosperosa; ed è una sfilata di personaggi, dal Vice-Re di Napoli alla Gran Contessa Elisa Gattinara, dai cavalieri alle nobildonne, dai mercanti ai popolani, dall'esercito del Conte agli arcieri del castello, grazie al gruppo "Arcatores - Castro", dal Vescovo Angelo Giaconia al Capitolo della Cattedrale, dall'esercito ottomano all'ordine dei Templari di Castro.
Negli angoli più caratteristici del borgo antico si terranno rievocazioni di vita medievale con arti e mestieri, spettacoli itineranti, musici cantastorie, danzatrici, sbandieratori, combattimenti con spade, quest'anno i personaggi vedranno comparire tra loro il boia, pronto a giustiziare chiunque per le sue malefatte.
Inoltre taverne con degustazioni di cibi e bevande tradizionali con allestimento di stand di abbigliamento e cibi medievali.
In pieno spirito medievale, nel corso della giornata, i visitatori potranno incontrare diversi personaggi:
il pellegrino che intarsia il proprio bastone, popolane che lavano i panni e sistemano la propria capanna, ragazze che costruiscono coroncine di fieno e fiori o rammendano i propri abiti logori, ragazzi che giocano ai cavalieri con spade di legno e uomini che discutono intorno al fuoco.
Inoltre, in un tripudio di colori e antichi profumi tipici della quotidianità medievale, il mercato sarà animato dallo speziale con il suo bancone pieno di curiosità e segreti, dal ciabattino abile col modellare e colorare il cuoio, dall'armaiolo che piega il ferro, dall'amanuense, dal ceraio, dal falegname, dal panettiere e dalla locandiera….
Le novità di questa settima edizione sono tante. Nuove scene animeranno il Natale in Contea, si potrà vivere la cerimonia di un matrimonio medievale, preparato con cura ed eleganza dai ragazzi del POT (Piccola Officina Teatrale), che si svolgerà all'interno del Castello Aragonese.
Un'altra scena che animerà questa edizione sarà quella del cartapestaio, con canti che illustreranno le diverse fasi di lavorazione per la realizzazione del presepe, realizzata dai ragazzi del Musical "Forza Venite Gente", musical messo in scena nella passata stagione estiva che ha incantato il pubblico.
Avremo anche un angolo dedicato ai più piccoli, dove, grazie all'impegno della Cooperativa - onlus "Una Mano in più" sarà realizzata una simil-ludoteca medievale, dove per l'appunto i più piccini si diletteranno in giochi del tempo.
Un'altra scena molto suggestiva e ricca di storia, sarà quella preparata dalla neonata associazione Athenaion, che si occuperà di far rivivere gli archologi del tempo che con arte e maestranza rimetteranno in ordine i vari cocci di numerosi ritrovamenti d'età messapica avvenuti nella Contea.
In fine, ma non per ultimo, ritornerà il Processo alla Strega, scena che ha visto i suoi albori nella prima edizione e che ha riscosso molto successo, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca messo in atto dai ragazzi della "Schoola Cantorum Maria SS. Annunziata".
Si potrà anche godere della proiezione del trailer del film di Ilda e Fabio, l'antica leggenda di Castro, un film che si sta realizzando grazie all'Associazione Castro Medievale e alla cura e alla professionalità di Rizzo Multimedia.
Il piccolo Porto di Enea, oggi adibito ad ancoraggio per il naviglio da diporto, si allarga: lo si può immaginare brulicante di commerci, come i grandi porti orientali, e l'ambiente austero e suggestivo delle torri del castello, dalle inconfondibili fattezze, sembreranno pulsare di vita e di lavoro per avvistare il vascello che porterà i tre Magi d'Oriente dal mare.
L'Associazione Castro Medievale, gelosa custode della preziosa memoria storica, con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale, ha allestito, nel Borgo Medievale, la rappresentazione di tutto quanto è stato scritto.
Ma la parte più suggestiva della manifestazione è da ricercare nel colorato, festoso corteo storico.
Circa 150 figuranti in ricchi costumi d'epoca (realizzati a mano dalle sarte del luogo) rievocano episodi significativi della storia della contea di Castro.
L'Associazione Castro Medievale sveglia ricordi di autentiche grandezze, che resistono al tempo e trionfano ancora dopo tanti secoli.
Tra uno stuolo di armigeri, tamburellisti e sbandieratori, circondato da paggi che recano lo scettro del comando e le chiavi della città, il Vice-Re di Napoli avanza maestoso nel suo costume orlato d'oro.
Se, però, egli rappresenta la carica più alta della Contea, i Templari di Castro e l'esercito del Conte ne sono la maggiore espressione.
La figura della Gran Contessa, Elisa Gattinara, che nel lontano luglio del 1537 chiamò il popolo alle armi per difendere la città da un violento saccheggio dei Saraceni, comandati dal Sultano Solimano I.
Le fa corona, nel corteo, tutta l'aristocrazia castrense dell'epoca, dal Vescovo della Diocesi al capitano del popolo, dal Console del mare ai munifici mecenati, che l'acclama e la esalta come salvatrice della città.
La sacralità della Natività è tutta da scoprire nel silenzio e nella riflessione personale.
LA NATIVITA'
I misteri del Signore, sia pure un mistero così umano come la Natività e le adorazioni che l'accompagnano, sono in sé ineffabili e quindi, pure la stessa ragione, irrappresentabili, cioè impossibili da rappresentare in maniera sia pure adeguata.
Per questa ragione ogni raffigurazione è sempre un'approssimazione più o meno soddisfacente, a prezzo che si sia consapevoli della propria radicale inadeguatezza.
La realtà, soprattutto la o le realtà divine, ma in fondo ogni realtà, sono infinitamente distanti e superiori a ogni loro raffigurazione umana.
"Ma c'è chi ascolta il pianto del Bambino che morirà poi in croce tra due ladri?"