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Nelle mani d'oro di Tonino passa la speranza dei 25mila

Si avvicina la serata del 6 gennaio, quando i salentini attenderanno i numeri vincenti della lotteria Italia. Nel gabiotto di Antonio Caputo, domenica scorsa i biglietti staccati sono stati 10mila

Da più di quarant'anni vende i biglietti della fortuna nel suo gabiotto in piazza Sant'Oronzo, regalando sogni ad occhi aperti ai giocatori che arrivano da Lecce e provincia per acquistare un gratta e vinci, un miliardario, il gioco più in voga negli ultimi anni e in questi giorni la serie di numeri vincenti della lotteria Italia. Antonio Caputo, alias "mani d'oro", nonostante l'età attempata e gli acciacchi per una vita difficile, è sempre lì, poggiato sullo sgabello, cappuccio in testa e con un sorriso gradevolissimo . Stacca i biglietti, saluta i clienti con "un in bocca al lupo" e spesso fornisce informazioni a spaesati turisti che confondono il gabiotto in un point-informativo.

La settimana più lunga per gli scommettitori del bel paese è ormai agli sgoccioli. Domenica sera, nel giorno dell'Epifania, gli italiani nella calza sperano di poter trovare oltre a dolci e a qualche pezzetto di carbone anche un biglietto vincente della lotteria Italia. Tutti a casa, davanti al televisore per seguire la kermesse televisiva in onda su Rai Uno, "Il treno dei desideri", che calamiterà sogni, speranze e imprecazioni di un'intera nazione mentre i dati dell'Auditel schizzeranno verso cifre da record. Per ora i numeri da giunness giungono da Piazza sant'Oronzo. Antonio Caputo riferisce "di aver polverizzato il blocco di biglietti della lotteria Italia già da giorni, con dieci mila ticket staccati nella sola giornata di domenica". I leccesi e i salentini, in tempi di forte crisi economica, avrebbero deciso di riservare i maggiori investimenti nel gioco e un biglietto della lotteria dell'Epifania è diventato merce rara. 25 000 i tagliandi della fortuna venduti nel gabiotto di "mani d'oro" e chissà se la fortuna non premierà qualche salentino.

Per Caputo, in quarant'anni di attività, "si tratta di un'annata record. Una vincita sostanziosa nel Salento è attesa da due anni, dichiara mani d'oro. Nel 2005, un ignaro giocatore intascò la lauta vincita di 200 000 euro". Tra un biglietto staccato, una chiacchera con un giocatore, Tonino si confessa raccontandoci con gli occhi lucidi la sua biografia. "Il gabiotto è sorto nel lontano 1968", afferma Caputo, "tanti viaggi, continui traferimenti in città dell'Emilia Romagna, poi il ritorno a Lecce". "Gli inizi della mia attività non sono stati facilissimi", spiega "mani d'oro", "i leccesi erano piuttosto diffidenti nell' "investire " nel gioco e il boom delle vendite si è registrato solo dopo le prime vincite". "Su quel gabiotto, nel corso degli anni", racconta Caputo, "si sono accesi i riflettori dei mezzi di comunicazione che hanno trasformato quell'angolo dei portici di Piazza Sant'Oronzo in un luogo storico, in un rito per i salentini e in una tappa obbligata anche per i turisti". Allora, buon anno, "mani d'oro", in bocca al lupo salentini!

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