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"Non sono un assassino", Caringella presenta a Santa Caterina il nuovo romanzo

Sarà presentato domenica sera, al circolo "La Lampara" di Santa Caterina di Nardò, "Non sono un assassino", il nuovo romanzo di Francesco Caringella. Dialogheranno con l'autore il giudice Luigi Maruotti, l'avvocato amministrativista Pietro Quinto e l'avvocato dello Stato Antonio Tarentini

LECCE – Sarà presentato domenica sera, al circolo “La Lampara” di Santa Caterina di Nardò, “Non sono un assassino”, il nuovo romanzo di Francesco Caringella, che sta riscuotendo un grande successo di vendite e di critica. Dialogheranno con l’autore il presidente di sezione del Consiglio di Stato Luigi Maruotti, l’avvocato amministrativista Pietro Quinto e l’avvocato dello Stato Antonio Tarentini.

Numerosi gli spunti di attualità che offre il best seller di Caringella, un magistrato conosciuto e apprezzato anche per la sua attività didattica, alla seconda esperienza di romanziere, che di recente si è visto assegnare il “Premio Roma” per la sezione narrativa italiana.

Sullo sfondo della splendida cornice di Santa Caterina nei pressi della Torre dell’Alto o della dannata, che l’autore dipinge con pennellate impressioniste, la trama del romanzo, che si svolge intorno ad un delitto e all’accertamento del presunto colpevole nelle aule giudiziarie piuttosto che nelle tradizionali indagini investigative, ripropone l’ambientazione del “processo”, il ruolo delle parti e la ricerca della verità che emerge nel confronto tra accusa e difesa.

È questo il motivo per cui a dialogare con l’autore, che ha ricoperto e ricopre importanti ruoli nella magistratura ordinaria e in quella amministrativa, sono stati chiamati autorevoli interlocutori, protagonisti nella vita professionale della tradizionale “scena” processuale: un magistrato, il presidente Luigi Maruotti, un avvocato specialista del libero foro, noto alle cronache giudiziarie, Pietro Quinto, e un altro avvocato chiamato però a difendere nei processi gli interessi dello Stato, Antonio Tarentini.

Si preannuncia un dialogo serrato, che, in una serata d’agosto nello splendido scenario del circolo “La Lampara” nella baia di Santa Caterina, dominata dall’omonima Torre cinquecentesca restaurata di recente, consentirà ai partecipanti ed agli spettatori di vivere le ansie, le contraddizioni e le variabili di un autentico processo, che ha come scopo quello di accertare una verità che risponda alla domanda di giustizia invocata dalla società civile. Quello che si verifica e si è verificato in tutti i grandi processi che negli ultimi mesi hanno visto come teatro il Salento: il processo Scazzi di Avetrana, quello del delitto della Scuola Falcone Morvillo di Brindisi, ed i processi tutt’ora in corso per le vicende dell’Ilva di Taranto.

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