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"Politi...canti"

Solo sogno ? O fatti e misfatti dei nostri politici?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

 

POLITI…CANTI

 

 

Indignata e impotente spengo il televisore e me ne vado a letto. La solita notizia o meglio l'ennesimo scandalo politico di alcuni "consiglieri" riguardo spese sostenute con i soldi dei cittadini per i loro sollazzi, mi destabilizza.

Vederli ancora cianciare e apparire in tv, nonostante tutto, mi manda veramente in bestia. Possibile che non hanno un minimo di dignità personale? Bah! Meglio dormirci sopra mi dico…..

"Sala d'attesa in un luogo stranissimo: una serie di sedie di cristallo sfavillanti attendono rischiarate da una luce soffusa che aleggia in ogni dove, dando al posto un aspetto sorprendente e inconsueto.

Solitario, un uomo a testa china a grandi passi va avanti e indietro per la stanza. Di tanto in tanto, di sottecchi, sbircia una candida porta chiusa che non ha né maniglia, né toppa.

Si blocca, la fissa un attimo poi, riprende il suo andirivieni nervoso e non s'avvede neppure di un'altra porta che, silenziosamente, s'apre alle sue spalle e un altro figuro, timidamente, avanza e, come colpito da saetta, s'arresta attonito, incredulo e furibondo. Poi, prova a tornare indietro, cerca di scappare ma… non può, non ci riesce, i suoi piedi non si muovono, sembrano paralizzati, restano fissi al pavimento. Bloccato, allora, si dimena, lo sguardo sprezzante spia l'intruso che, in cagnesco, l'osserva poi, il primo ricomincia il suo andirivieni e il secondo frenato fa spallucce e, sempre lo sguardo altero, fa finta che sia lui a voler rimanere immobile e fisso sosta, tronfio e muto.

D'un tratto,come per incanto, la candida porta senza maniglia s'apre : - AVANTI! - invita imperiosa una voce rimbombante.

Il primo s'avanza e, come per magia, si muove anche quello bloccato. I due avanzano circospetti. Entrano…non anima viva all'interno. Si guardano intorno stupefatti.

- E allora, perché siete qui? Cosa cercate?- domanda, perentorio, l'invisibile giudice.

- Io, cerco giustizia. - Fiera la voce del secondo arrivato, risuona per la stanza vuota.-

- e tu…,tu cosa cerchi?- la voce possente si rivolge al secondo convenuto che, a testa china, - io…..comprensione. -

- Giustizia e comprensione!....uhhm!...allora vediamo….Tu…- vibrante all'orecchio del primo - giustizia….e…. perché?-

- Beh!.... Veramente, io…io, non ho fatto nulla. E' vero,.. ho speso i soldi dei cittadini anche per diletto ma, si è trattato di un onesto piacere: ero con mia moglie…sapete com'è….per non stare da solo….per farle trascorrere una vacanza diversa…. E poi,…una parte l'ho pure restituita.- Alza di scatto la testa per guardare dritto negli occhi l'altro, poi tace.

- E tu?.... perché comprensione? - interroga fremente la voce invisibile.

- Si, io voglio comprensione. E' vero, lo ammetto, ho comprato degli indumenti intimi……mi sono fatto massaggiare,…le mutande nuove mi servivano per farmi massaggiare, potevo mai presentarmi con le mutande lise?-

- E poi…? - tuona la voce scuotendo tutto.

- Niente.. non ho fatto nient'altro…lo giuro…mi sembrava…mi sentivo di essere in vacanza…tutti lo avrebbero fatto….-

- Tutti????...Qui non ci sono tutti…qui ci siete solo tu e lui. - impera la voce.

Il primo convenuto si risente - Io però non c'entro nulla con lui. Io ero con mia moglie..lui invece….-

- Taci! Sono quisquiglie…non fa differenza. Entrambi avete preso ciò che gli altri danno a costo di sacrifici.-

- Giustizia, comprensione…..andate! Fuori di qui! Gridatele agli altri le vostre ragioni. Chiedetele alla gente perbene che in voi ha creduto e vi ha votato. Viaa!!!!!Fuoriii!!!! - tuona la voce potente.

Improvvisamente i muri crollano e, inermi, i due figuri si trovano tra due ali di folla che urla inviperita e avanza, avanza furiosa tendendo le mani…. i due cercano scampo, vogliono riparo. Indietreggiano, indietreggiano terrorizzati coprendosi il viso con le mani…d'un tratto, una porta alle loro spalle si apre, la imboccano sperando salvezza ma,…… precipitano nel vuoto, e mentre uno, sbracciandosi, invoca disperato il nome della moglie, l'altro sconvolto s'aggrappa ad un drappo che pende e che s'accorge essere un paio di mutande che, come farfalle, volteggiavano nel vuoto e lui allora urla, urla e sbraita mentre precipita precipita…."

Maria Grazia Presicce

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