LECCE - Una grandissima riflessione sull’io, che non può sfuggire, neppure in poesia, da sé stesso, dai suoi confini stabiliti e dalle sue convinzioni. È il vento a farsi carico del compito di riportare alla realtà il lettore, sarà lui ad allontanare sogni, nuvole, memorie, voci e sentimenti. Questo, però, si traduce nel riconoscere il tramonto, la lava ardente, la tagliente ossidiana e lo spegnersi dei fari in mare quasi come punto di svolta, di rinascita e di presa di coscienza. Ad addolcire le atmosfere ci saranno compagni come il cane “Tuo per sempre”, dolci figure mitologiche, mistiche figure nascoste nel vento, praterie di stelle e feste in Paradiso.

L’introspezione, con uno sguardo particolare sulla Natura, è uno dei principali aspetti caratterizzanti che annientano la temporalità dell’opera rendendola immensa, atemporale. Di particolare attenzione sono i momenti in cui l’autore evidenzia il proprio riflesso, l’inizio della fine e l’attesa stessa come protagonisti veri e propri del proprio spaesamento.

Spaesamento che sembra vedere la fine con l’arrivo alla meta ultima, al raggiungimento del percorso finale identificato nel tramonto o nel “giorno che moriva”. Sabato 9 aprile 2022 alle ore 18.00 presso l'Istituto Marcelline, in Viale Otranto n° 67 a Lecce, l'autore Antonio Pellegrino dialogherà con Carlo A. Augieri sulla sua ultima raccolta poetica A bassa voce. Letture a cura di: Aurelia Cipollini.