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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura Otranto

Racconti di vino e versi sotto le stelle a Porta Terra

Ultimi giorni della Settimana della Cultura Unesco: ieri sera, la magia del testo di Maria Pia Romano, la chitarra di Vincenzo Tommaso e i "Versi (di)vini" di Rossella Pulimeno e Pascal Pezzuto

OTRANTO - La settimana della Cultura Unesco procede a piccoli passi verso la chiusura di questa quarta edizione: ancora tre giorni ricchi di appuntamenti e di presentazioni con personaggi del panorama nazionale e regionale, annoverati nel programma. Ieri sera, intanto, è stato il turno di ospiti legati ai racconti del territorio. A partire da Maria Pia Romano, che, con il suo romanzo lirico, "L'anello inutile", sta narrando in lungo e in largo la bellezza di una terra come il Salento, che prende alla gola e al cuore, attraverso gli occhi della protagonista che incrocia i passati di altre storie, scandite dai movimenti dei quattro elementi naturali.

Ad arricchire la serata, la preziosa presenza del grande chitarrista salentino, Vincenzo Tommasi, che ha lasciato guidare la sua musica dalle atmosfere ispirate dal testo della Romano. A seguire, è stato il turno del vino e dell'incrocio racconto-poesia e dolcezza di un prodotto che caratterizza il territorio: alla visione di una parte del docu-film "Vinoamaro" di Pascal Pezzuto, che presenta la storia dolorosa del vino sottratto al Salento ed esportato al Nord per fare altre importanti etichette, si è aggiunta la magica atmosfera della raccolta "Versi (di)vini", a cura della editrice Rossella Pulimeno.

La serata si è conclusa con la prima esperienza otrantina di "Calici di stelle", che ha portato nella città dei Martiri, l'evento enogastronomico di punta dell'estate pugliese, ideato ed organizzato in tutta Italia dal Movimento turismo del vino in collaborazione con l'associazione nazionale Città del vino. Decisamente impropria è stata giudicata dai partecipanti alle manifestazioni la collocazione di due palchi praticamente adiacenti: si ripropone per l'occasione il problema sulla ragionevolezza, con cui s'insiste ad accentrare le manifestazioni sempre sugli stessi punti, continuando ad escludere dagli spettacoli zone periferiche della città, che pure meriterebbero maggiore coinvolgimento.

Per giorni si è discusso della collocazione di Calici di Stelle nella zona portuale o comunque di permettere una partecipazione all'iniziativa dell'area del Lungomare Kennedy. E non mancano i delusi, in tal senso. Di sicuro, gli assessori competenti e delegati all'organizzazione degli eventi, erano da tempo a conoscenza dell'insistenza in loco di un'altra manifestazione ed avrebbero potuto favorire il dialogo e la concertazione per la migliore riuscita logistica. Anche questi dettagli possono fare la differenza.

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