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Cultura Melendugno

Regione e Legambiente insieme per sensibilizzare sul tema della fitodepurazione

Presentato stamattina il progetto "Io Fitodepuro", rivolto alle scuole: 1675 gli alunni hanno visitato l'impianto di Melendugno, in un'area con 4 tipi di comunità vegetali e 73 specie di avifauna presenti nell'area umida

BARI - Sensibilizzare sulla fitodepurazione e sull’importanza che rivestono le zone umide sono state le finalità del progetto "Io Fitodepuro", illustrato questa mattina in conferenza stampa da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, Angela Barbanente, vicepresidente e assessore alla qualità del territorio e Marco Potì, sindaco di Melendugno, comune dove l’impianto di fitodepurazione si colloca in una zona di particolare valenza ambientale, caratterizzata da aree naturali e da una posizione strategica nella dinamica dei flussi migratori dell’avifauna.

L’impianto nel 2011 si è aggiudicato il premio nazionale “Pianeta acqua”, promosso dal Forum nazionale per il risparmio e la conservazione della risorsa idrica, e si pone come esperienza pilota in Puglia poiché mira a coniugare l’esigenza della depurazione delle acque reflue dei Comuni di Calimera, Martignano e Melendugno con quella della riqualificazione ambientale e dell’arricchimento eco-paesaggistico regionale, tramite la creazione di un’area umida.

Tra gli obiettivi del progetto monitorare la flora e la fauna presenti nella zona palustre. Periodicamente sono stati condotti rilievi delle comunità vegetali e dell’avifauna che hanno permesso di individuare la presenza di quattro tipi di comunità vegetali ovvero vegetazione acquatica natante (lemneto), vegetazione acquatica radicante (canneto, tifeto, comunità delle idrofite radicanti), vegetazione riparia e dei prati periodicamente inondati (prati allagati, comunità di sponda bassa, comunità di sponda alta), vegetazione arbustiva xerofila (gariga ad erica manipuliflora) e 73 specie di avifauna, di cui 61 per il passo primaverile (marzo-aprile-maggio) e 58 per quello autunnale (settembre-ottobre). Sono state rilevate anche quattro specie di anfibi, quattro di rettili e sei di mammiferi.

L’impianto è stato visitato da numerose scolaresche provenienti da tutta la Puglia. Al progetto hanno partecipato 100 classi di 26 scuole provenienti da tutta la regione (il 61% dalla provincia di Lecce, il 23% da Bari, il 2% sia da Brindisi che da Barletta), per un totale di circa 1675 alunni, dal 5 aprile 2013 fino alla prima settimana di giugno e per tutto il mese di ottobre. Il percorso naturalistico descrive i concetti base legati alle acque reflue e ai nuovi trattamenti depurativi naturali, analizzare l’habitat dell’area umida ricostruita, e a far capire l’importanza che riveste, in quanto nursery, come ricovero accogliente per la consistente popolazione svernante e le numerose specie nidificanti.

L’analisi è stata fatta partendo da una osservazione olistica dell’ecosistema, imparando ad utilizzare come prima esperienza i sensi per poi riversare in modo scientifico e metodologico ciò che si è osservato: "Con questo progetto didattico - ha spiegato Tarantini - Legambiente ha voluto sia illustrare le peculiarità dell’impianto di fitodepurazione di Melendugno e descrivere i concetti base legati alle acque reflue e ai nuovi trattamenti depurativi naturali, che approfondire gli aspetti legati agli ambienti umidi per promuovere una fruizione responsabile e consapevole del territorio".

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