Rudiae, uno “sguardo” sulle nuove scoperte nel sito messapico e romano
Domani appuntamento nella sala “Open space” di Palazzo Carafa, per l’illustrazione degli interessanti ritrovamenti effettuati nel corso dei recenti scavi. Sarà inoltre spiegato il progetto del polo didattico di archeologia in loco
LECCE - Le nuove, straordinarie scoperte, effettuate dall’Università del Salento in collaborazione con la Soprintendenza ai beni archeologici, nel corso dei recenti scavi nel sito della città messapica e romana di Rudiae (a ridosso della periferia di Lecce, ai lati della “via vecchia Copertino”) vengono illustrate e presentate al pubblico.
Domani, infatti, è in programma un appuntamento ufficiale, alle ore 18, nella sala “Open space” di Palazzo Carafa, in piazza Sant’Oronzo. Nel corso della serata, si alterneranno tre relatori: Marcello Guaitoli, docente di topografia dell’Italia antica, che illustrerà le monumentali strutture delle fortificazioni messapiche databili tra IV e III secolo avanti Cristo; Francesco D’Andria, docente di archeologia e storia dell’arte greca e direttore della scuola di specializzazione in archeologia, che parlerà della scoperta dell’anfiteatro, uno dei più antichi del mondo romano, databile tra II e I secolo avanti Cristo.
Ultimo intervento affidato a Pasquale Rosafio, epigrafista e docente di storia romana, che illustrerà il significato di un’iscrizione, quasi dimenticata, murata nel palazzo baronale di Monteroni in cui si cita il municipio di Rudiae. Sarà, inoltre, presentato il progetto, in corso avanzato di realizzazione a Rudiae, del polo didattico dell’archeologia per gli studenti delle scuole medie.