"Salvatore Martano", il catalogo antologico dell'autore
Sabato 20 novembre 2021 alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare del comune di Surbo (Le) si svolgerà la presentazione ufficiale del volume “Salvatore Martano.
Tutte le direzioni possibili del fare arte” opera antologica dell’artista surbino Salvatore Martano. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Ronny Trio interverrà Toti Carpentieri, critico d’arte; sarà presente l’editore Claudio Martino.
Ingresso libero con green pass, prenotazioni al n. 389 5661849.
Il libro: Il volume ripercorre per immagini la vita artistica di Salvatore Martano, artista salentino scomparso nel 2017. Scrive il critico Toti Carpentieri: “Un uomo sensibile e fiero che dedicò l’intera sua vita all’insegnamento e alla creatività, lavorando in silenzio e in disparte su diversi progetti, con estrema tenacia e grande coerenza, rifuggendo stereotipi imperanti e quanto mai attuali. Ancor più in quest’epoca di non condivisibili accelerazioni esasperate”.
Nel volume è rappresentata parte della sua sterminata opera, in particolare: quadri (olio, china, matita) sculture (legno, bronzo, marmo e cartapesta), nonché numerosi progetti di immobili (chioschi, bar, padiglioni fieristici) fino agli arredi sacri.
L’artista: Salvatore Martano (1933-2017) dopo il diploma conseguito presso l’Istituto d’Arte di Lecce, si laureò presso l’Università di Napoli in Storia dell’Arte. Ha insegnato inizialmente nella Scuola d’Arte di Lecce, a Matera dal 1957 al 1962, successivamente e per un decennio presso le Scuole Medie di Surbo, per poi giungere all’Istituto Scientifico “C. De Giorgi” di Lecce.
“Un artista poliedrico per la diversità dei temi affrontati, per le varie tecniche usate, per la profondità dei sentimenti e per la profonda religiosità (…) un pittore, uno scultore, un progettista ed un esecutore di lavori in ferro battuto, in carta pesta, su vetro, su stoffa, su rame, su legno, su velluto, su marmo, su terracotta, su cuoio, su ceramica, su ogni superficie dove volesse esprimere il suo talento” afferma Raffaele Bissanti.