"La stanza rossa": il nuovo romanzo della scrittrice Politi
Venerdì 11 e sabato 12 giugno alle ore 18.00, nel suggestivo Chiostro del Vescovato del Duomo di Lecce, le prime presentazioni ufficiali del nuovo romanzo della scrittrice leccese Giovanna Politi, La stanza rossa (Graus Edizioni). L'evento è promosso dall'associazione Cromatica con a capo Annamaria Saracino e dall'emittente Radio Portalecce, con il patrocinio della Provincia di Lecce.
Nella prima serata l'autrice dialogherà con Carmen Tessitore e Ronny Trio, interpretazioni dal romanzo a cura di Carla Guido. Incursioni musicali a cura di Gianluca Milanese al flauto. Cinque scatti dedicati alla trama del libro a cura di Daniele Notaro. Proiezione del trailer ideato e montato da Roberto De Pascalis. Chiuderanno la serata, i Talita Kum Taranta Migrante.
La seconda serata, l'autrice dialogherà con Daniela Leone e Giuseppe Pascali. Interpreterà i brani dal romanzo Agnese Perrone. Incursioni musicali a cura di Eleonora Carbone all'arpa. Cinque scatti dedicati alla trama del libro a cura di Daniele Notaro. Proiezione del trailer ideato e montato da Roberto De Pascalis.
L’autrice costruisce le pagine di questo romanzo parola dopo parola, frase dopo frase, mediante una linearità di linguaggio ricco di sfumature, di novità di senso, di immagini, di emozioni e una tale intensità di respiro da creare suspense, avvolgere di un alone di mistero i personaggi e tenere inchiodato alla sedia il lettore che aspetta di respirare le atmosfere e i vissuti di Laura per poterne godere. Si immerge nella sua mente che non ricorda in maniera lineare, secondo un ordine prestabilito, ma lo fa passando in rassegna i suoi sentimenti, per associazioni di ricordi, così come si susseguono nei suoi pensieri.
In questo romanzo psicologico e introspettivo, l’autrice ci fa entrare con lei nelle varie stanze, vere icone letterarie, dove si riprenderà fiato allargando la prospettiva e rivoluzionandone il significato.
“Alba aprì lentamente una porta scricchiolante, entrammo in una stanza semibuia in cui predominava il colore rosa. Poi attraversammo il corridoio e arrivammo in una stanza verde, di seguito in una luminosissima e gialla. Ne intravedemmo, dopo, una totalmente bianca. All’improvviso si fermò e perentoria mi disse: «Quella in fondo, la stanza rossa, l’ultima che visiteremo e solo alla fine capirai perché... Fidati!».
Fidarsi! Già, la fiducia, un sentimento meraviglioso che, se siamo capaci di accordare ad un altro essere umano, ci allinea con l’essenza più vera di noi stessi; in quel momento stiamo credendo talmente tanto in una persona da rischiare la nostra stessa pelle. La fiducia, come ogni investimento, richiede una dose di rischio… Avrei rischiato”.
Il lettore catturerà il soffio dell’anima, fino ad arrivare a respirare quello sguardo nuovo sulle cose. La stanza rossa, in fondo, è un dono che Giovanna Politi ha voluto fare a se stessa e a tutti noi, suoi lettori, che in quelle stanze, metafore del tempo, scopriremo chi siamo stati e il perché del nostro andare. Nella consapevolezza che qualunque stanza è degna di essere vissuta.
Come afferma la giornalista di Rai Uno Simona Dècina nella prefazione: “Tutto il romanzo è teso ad affermare la necessità. Di essere. Di essere senza paura. E anche di rischiare. Di ferirsi e rialzarsi. Senza mai rinunciare
al dono immenso delle emozioni. Tutto può essere integrato in un percorso di vita, se si ha la consapevolezza di ciò che siamo e dei mondi che vogliamo scoprire e vivere”.