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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Su facebook, "I politici ci mettono la faccia"

Amministrative 2009 e il ruolo dei social network nelle campagne elettorali. La ricerca di Carlo Formenti e Paolo Mele evidenziano distanza dal modello di democrazia digitale americana di Barack Obama

LECCE - Comitati elettorali pugliesi che chiudono i battenti per trasferirsi digitalmente su facebook. Questo il risultato emerso dall'indagine condotta dall'Osservatorio di Comunicazione Politica e pubblicata in un saggio a cura di Carlo Formenti, ricercatore e docente di Teoria e tecnica dei nuovi media presso l'Università del Salento e collaboratore del "Corriere della Sera", e Paolo Mele, coordinatore dell'Ocp dal 2005. "I politici ci mettono la faccia" è il titolo del volume, edito da Piero Manni, presentato presso le Officine Cantelmo di Lecce da uno degli autori, Carlo Formenti, insieme a Stefano Cristante, direttore dell'Ocp e docente di Sociologia dei fenomeni politici ed a Pierpaolo Lala, giornalista pubblicista responsabile dell'ufficio stampa di Coolclub.

La vittoriosa campagna elettorale di Barack Obama in occasione delle elezioni presidenziali americane del 2008 ha aperto la strada all'utilizzo delle piattaforme del Web 2.0 come strumenti usati per diffondere il messaggio del leader fra le masse, per consentire a milioni di sostenitori di dialogare fra di loro per organizzare eventi, raccogliere fondi, discutere il programma elettorale. Questa grande innovazione sul piano della comunicazione politica ha riecheggiato in molti altri Paesi, tecnologicamente meno avanzati degli Stati Uniti, producendo, però, risultati decisamente differenti.

"I politici ci mettono la faccia" si focalizza, in modo particolare, sull'analisi del ruolo giocato da facebook nella campagna elettorale delle elezioni amministrative del 2009 in Puglia, dimostrando la distanza culturale che ancora permane rispetto al modello americano. Gli unici effetti significativi, infatti, si sono registrati nell'esperienza di EmiLab, un gruppo di giovani volontari che ha coordinato la campagna online di Michele Emiliano, in corsa per la rielezione a sindaco di Bari per il centrosinistra. Il quadro generale, invece, è apparso decisamente meno entusiasmante, considerando che i politici, o chi per loro, hanno spogliato facebook dalla sua natura di social network, tralasciando la sua funzione di strumento di partecipazione dal basso e di confronto orizzontale tra gli elettori, e usandolo esclusivamente come un canale di comunicazione politica dall'alto verso il basso.

"Se relegato a contenitore di notizie, contenuti e comunicati - ha spiegato a tale proposito Stefano Cristante - facebook non sarà altro che un comitato elettorale digitale. Quello che è mancato in Puglia è stata l'intuizione geniale della campagna di Barack Obama, cioè intrecciare il piano politico con quello sociale, innescando il movimento di tutti i sostenitori". Decisamente fallito, dunque, il primo esperimento pugliese di utilizzo dei social network per la partecipazione politica, ma certamente la partita è ancora aperta. Fanno ben sperare, infatti, i primi dati analizzati riguardo le elezioni regionali 2010, che presto saranno raccolti in un secondo volume, forse dal titolo, a doppio senso, "I politici ci rimettono la faccia".

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