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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura Carpignano Salentino

Summer School a Carpignano, la ricerca applicata alla formazione avanzata

Dal 20 al 29 agosto l'iniziativa di Esperò, lo spin off dell'Università del Salento, che con vari lin-guaggi e diversi appuntamenti, rifletterà su "Narrazioni dalla terra per la terra. Piccole e grandi mi-grazioni di ieri e di oggi"

CARPIGNANO SALENTINO - Pochi giorni ancora all’inizio dell’edizione 2013 della "Summer School di Arti Performative e Community Care" dal titolo "Narrazioni dalla terra per la terra. Piccole e grandi migrazioni, di ieri e di oggi": si tratta di una iniziativa di EspérO, SpinOff dell'Università del Salento che fa ricerca applicata al campo della formazione avanzata, insieme con Officine Culturali di Carpignano Salentino, il Comune di Carpignano Salentino e con il patrocinio di numerosi enti tra cui la Provincia di Lecce, il Comune di Nardò, il Dipartimento Sssu dell'Università del Salento. Il responsabile scientifico è Salvatore Colazzo, pedagogista sperimentale dell'Università del Salento.

Un ricco e vario programma attende dal 20 agosto tutti coloro che decideranno di prender parte all’iniziativa a Carpignano Salentino, culla del costrutto di  “Baratto Culturale”, inaugurato da Eugenio Barba e dalla compagnia da lui diretta dell’Odin Teatret. La scuola prevede iun percorso formativo e performativo capace di offrire a quanti operano a vario titolo e livello nel sociale (insegnanti, pedagogisti, educatori, assistenti sociali, animatori e artisti con finalità educative e di promozione) strumenti teorici, metodologici e pratici in ordine all'uso delle arti performative per promuovere partecipazione ed empowerment sociale nell'ottica della pedagogia di comunità. Lo fa ogni anno a partire da un tema/problema sociale su innescare processi di riflessione e di attivazione, tanto negli allievi che si iscrivono quanto nel pubblico partecipante alla pluralità delle iniziative di questo progetto, educativo e culturale, complesso.

Articolato il tema sul quale si rifletterà quest'anno: la terra e le forme della relazione che gli uomini stabiliscono con essa, cui è connesso il tema della migrazione, per promuovere un "baratto culturale" che sappia percorrere la via della lotta alle discriminazioni, dell'accoglienza e dell'integrazione. Verrà sviluppato a partire dalle narrazioni dei contadini salentini che tra gli anni ’50 - ’70 del secolo scorso migravano stagionalmente a lavorare il tabacco nelle più fertili terre del tarantino, della Lucania, della Capitanata, e anche oltre e che oggi, ormai anziani, hanno ripercorso tali luoghi e narrato storie legate ai ricordi di quegli anni, in un apposito Viaggio a Le Calabrie, che gli organizzatori hanno realizzato qualche mese fa.

A questo filone principale si intrecceranno due altri temi significativi: quello dei migranti africani impegnati nella coltivazione e raccolta dei pomodori e delle angurie, nel Salento; la loro protesta per una richiesta di dignità, cui è seguito un processo al caporalato neretino, che ha già dato luogo ad alcune condanne in primo grado; e ancora il tema dell'ingiustizia che l'Occidente in genere e la Cina stanno perpetrando nei confronti dell'Africa, con l'acquisto massiccio di terre, con l'espropriazione dei beni comuni, generando ondate migratorie che si riversano poi sulle nostre coste e minano il nostro sistema economico e sociale, con forme anche di manifesta conflittualità tra poveri, di strumentalizzazione ideologica e politica.

La riflessione su questo tema si avvarrà dell'apporto di Lwanga Laurent Falay, che, impegnato nel Congo in un'inchiesta sulle problematiche della difficoltà delle comunità locali a mantenere il tradizionale rapporto con le loro terre, ci invierà le narrazioni che sta raccogliendo. Su tutto questo materiale narrativo raccolto stanno lavorando già da un po’ gli studenti dell'edizione dell'anno scorso della Summer e alcuni soci di Officine Culturali, nel Laboratorio di Scrittura narrativa “Verso la Summer 2013” condotto da Ada Manfreda e Mauro Marino per la co-costruzione di un canovaccio narrativo che sarà il materiale vivo su cui lavoreranno gli allievi di quest'anno durante il Laboratorio di Teatro di comunità, condotto da Antonio Damasco, regista del Teatro delle Forme e direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare, con l'apporto musicale di Salvatore Cotardo, Rocco De Santis e Luigi Mengoli.

Dieci giorni di apprendimento e incremento delle competenze degli allievi grazie a 4 laboratori collaterali- workshop e di apertura e incontro con la comunità a sollecitarne partecipazione e attenzione sui temi dell'edizioni 2013 della Summer, grazie allo spazio serale Visioni, dedicato al documentario e alla docu-fiction sui temi e alla mostra fotografica di Carlo Elmiro Bevilacqua.

Proprio nello spirito di condivisione della conoscenza e partecipazione del singolo nel gruppo, ma anche del gruppo alla comunità, spirito che caratterizza la Summer School di Arti Performative, tanti sono i momenti di comunicazione e documentazione: Mauro Marino curerà una originale fanzine quotidiana attorno ai personaggi e ai significati che correranno in questo evento corale; il regista greco Alessandro Spiliotopoulos realizzerà un documentario della Summer School; il canale web-tv "Netapprendere" del Centro Ulpia dell'Università del Salento, con gli inviati Lucia D'Errico, Ezio Del Gottardo e Antonio Balestra, assieme a Tradiradio, la web-radio della Rete Italiana di Cultura Popolare, con l'inviata Valentina Padovan.

Per informazioni: web: https://www.artiperformative.net/home/summer-school-edizione-2013

fb: https://www.facebook.com/summerschoolartiperformative

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