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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Terzapagina. "C'è chi dice no". Persone coinvolte nella difesa dei beni comuni

Il libro edito da Chiarelettere, firmato da Stefano Di Polito, Alberto Robiati e Raphael Rossi, racconta le storie di un'altra Italia e di una politica lungimirante, corretta e trasparente, possibile anche tra mille difficoltà

I Signori Rossi sono le persone comuni che difendono i beni comuni. E sono i protagonisti di "C’è chi dice no, la rivoluzione dei signori Rossi", il libro edito da Chiarelettere (Collana Reverse, pp. 256,  euro 13) , firmato da Stefano Di Polito, Alberto Robiati e Raphael Rossi.

Dare l’esempio è indispensabile anche se da soli non si può nulla. La storia di Raphael Rossi, amministratore pubblico, lo dimostra. Questo libro, attraverso il racconto della sua esperienza e del suo gruppo di lavoro, impegnato nella gestione dei rifiuti a Torino e a Napoli, fa vedere che l’Italia non è quella che molti vogliono rappresentare: un popolo di cinici individualisti indifferenti a tutto. Se coinvolti, i cittadini rispondono. Un’altra politica, lungimirante, corretta e trasparente, seppure tra mille difficoltà, è possibile.

Raphael Rossi si è specializzato nella raccolta differenziata dei rifiuti, lavorando come amministratore pubblico a Torino, Napoli, Reggio Calabria e Parma. Alberto Robiati e Stefano Di Polito sono autori, consulenti e formatori esperti di innovazione, creatività e comunicazione pubblica e sociale. Insieme hanno avviato il movimento dei “Signori Rossi - Corretti non corrotti”.

Stefano Di Polito e Alberto Robiati hanno fondato nel 2005 il Laboratorio Creativo (www.laboratoriocreativo.com), «centro di sperimentazione» della creatività applicataimage003-4 a progetti e strategie di comunicazione sociale e di pubblica utilità, lavorando con diverse amministrazioni pubbliche, organizzazioni non profit e aziende attive su temi sociali.

L’obiettivo è mettere a disposizione (dei contesti pubblici, del non profit e del privato sociale) metodi di ideazione, progettazione e operatività fondati sull’uso della creatività, in grado di generare prodotti e servizi etici e di utilità sociale. Con Raphael Rossi hanno ideato e diretto il movimento «Signori Rossi – Corretti non corrotti» (www.signorirossi.it).

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