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Terzapagina. "In fuga dal Senato": Franca Rame tra ricordo, politica e denuncia

Il testo, edito da Chiarelettere, ripercorre nel racconto dell'attrice, scomparsa nell'anno in corso, gli anni passati in parlamento: un'esperienza amara, attraverso storie, aneddoti e personaggi, con la sua sensibilità e comica

“Qui ognuno pensa ai fatti propri. Importante è votare”. Le parole sono importanti ed appartengono ad una protagonista della società italiana, scomparsa nell'anno in corso: Franca Rame. L'attrice teatrale, moglie di Dario Fo, è la voce di un libro di denuncia e di passione civile e politica, pubblicato dalle edizioni "Chiarelettere" dal titolo "In fuga dal Senato".

Nel testo, Franca Rame ripercorre l’esperienza amara fatta in parlamento tra il 2006 e il 2008: diciannove mesi trascorsi in Senato e raccontati attraverso storie, aneddoti, personaggi (Andreotti, Finocchiaro, Dell’Utri, Calderoli, Colombo, Di Pietro...) con la sensibilità teatrale e comica di chi, come lei, è sempre stata sulla scena. Fino all’ultimo. Senza mai abbandonare lo spirito originario dell’impegno civile e politico che l’ha portata, dopo tante battaglie, a dare le dimissioni da senatrice.

Una testimonianza unica perché fa vedere nei suoi aspetti più grotteschi la distanza che separa chi crede nella politica come servizio e chi invece la politica la fa spesso solo per mestiere: “Vi dico la verità - si legge -, pur avendo visto spesso in televisione servizi sui ‘disordini’ nelle due aule, trovarcisi in mezzo è di gran lunga più stomachevole. Avevo una mia idea sul senato, be’, ho dovuto cambiarla: una massa di rozzi pronti a tutto”.

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