Terzapagina. Premio Letterario Casentino a Tonio Attino con “Generazione Ilva”
Il libro del giornalista sul cinquantenario contraddittorio rapporto tra Taranto e la grande industria, si è aggiudicato il riconoscimento per l'originalità narrativa con cui l'autore ha raccontato un pezzo di storia italiana
LECCE - "Generazione Ilva", il libro scritto da Tonio Attino ed edito da Besa, si è aggiudicato il Premio letterario Casentino, giunto alla sua 38esima edizione. La giuria ha assegnato ad Attino, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, il premio speciale per la narrativa-saggistica, sezione in cui si è imposto Giuliano Amato con l’e-book “Lezioni dalla crisi”.
Dedicato a Taranto e alla sua industrializzazione, Generazione Ilva ricostruisce il cinquantenario contraddittorio rapporto tra Taranto e la grande industria affrontando, attraverso le vicende umane e gli eventi storici, la parabola straordinaria dell’economia pugliese e meridionale legata allo stabilimento siderurgico a ciclo integrale più grande d’Europa, dalla costruzione da parte dello Stato dell’acciaieria fino all’inchiesta giudiziaria in cui oggi sono coinvolti grandi industriali e politici.
La giuria del Casentino ha conferito il premio speciale a Generazione Ilva per l'originalità narrativa con cui Attino ha raccontato un pezzo di storia d'Italia.
Il premio fu fondato negli anni Quaranta da Carlo Emilio Gadda, Carlo Coccioli e Nicola Nisi. Sospeso per il conflitto mondiale e fatto rivivere successivamente da Silvio Miano, in anni recenti è stato arricchito con la sezione scientifica “Francesco Redi” (Economia, Ricerca, Medicina, Giornalismo) per iniziativa di Giuseppe Frunzi, a lungo presidente del Centro Culturale "Fonte Aretusa" e promotore della manifestazione oggi riconosciuta a livello internazionale.
Per la poesia il Premio è stato assegnato ad Annamaria De Pietro, mentre per gli inediti sono stati prescelti Alberto Gulisano, (narrativa), Edda Ghilardi Vincenti (saggistica), Patrizia Puccioni Benedetti (poesia). Premi d'onore a Giuliano Cerulli per la medicina, a Brunello Cucinelli per l’imprenditoria, a Sebastiano Fadda per l’economia, a Maria Rosaria Gianni per l’attività culturale, a Mario Orfeo per il giornalismo e a Rodolfo Tommasi per la letteratura.