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Terzapagina. Oggi la prima semina collettiva della canapa industriale in provincia

A Castiglione d'Otranto sorgerà da oggi uno dei primi campi di sperimentazione per la coltivazione della pianta straordinaria; sempre qui, nascerà Assocanapa Puglia, diramazione regionale della realtà nazionale nata nel 1998

Castiglione d'Otranto (ANDRANO) - La prima semina collettiva della canapa industriale in provincia di Lecce coinciderà con la nascita dell’associazione regionale Assocanapa Puglia: due eventi in uno, per una giornata di festa, all’aria aperta, alla riscoperta di una pianta straordinaria e scomparsa dai campi italiani per molti decenni. Appuntamento questa mattina, a Castiglione d’Otranto, frazione di Andrano, su un terreno rimasto incolto per anni, facilmente raggiungibile dalla strada provinciale che collega a Depressa (in caso di pioggia, si terrà solo il convegno presso il castello di Andrano).

“Canapa, ritorno al futuro” è la manifestazione ideata dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino di Castiglione, assieme al comitato Notte Verde, che racchiude le esperienze più vive e dinamiche del tessuto associazionistico del Capo di Leuca, ad Assocanapa, che è il coordinamento nazionale per la canapicoltura, e a South Hemp Tecno, il centro di prima trasformazione di Taranto.

È a Castiglione d’Otranto, dunque, che sorgerà uno dei primi campi di sperimentazione per la coltivazione della canapa industriale in provincia di Lecce. «Farà parte - spiega Rocco Botrugno, referente di Casa delle Agriculture Tullia e Gino - di un network di piantagioni che, per il tramite di cooperative e altre associazioni, fioriranno anche a Vaste, Otranto e Miggiano, per un totale di cinque ettari. Si tratta di un vero e proprio esperimento diretto, per capire come la pianta si adatta ai nostri terreni e al nostro clima e quali sono le sue potenzialità, economiche e ambientali, nel Salento».

Tra l’altro, a Monteroni, il Cra-Car (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura - Unità di ricerca per l’individuazione e lo studio di colture ad alto reddito in ambiente caldo-arido) ha da tempo avviato un progetto di ricerca sulla coltivazione della canapa in ambienti meridionali.

La semina collettiva sarà festa rurale e occasione di confronto. Il momento della coltivazione vera e propria si terrà a partire dalle ore 9 con il “manuale della canapa”. Alle ore 10,30, spazio ai dialoghi su “Canapa, ritorno al futuro”, con Rocco Botrugno, referente di Casa delle Agriculture Tullia e Gino; Felice Giraudo, presidente nazionale Assocanapa; Cesare Quaglia, responsabile tecniche agricole di Assocanapa; Rachele Invernizzi della  South Hemp Tecno Taranto, primo centro di trasformazione nel Sud; Andrea Carletti di Hemp Farm. Alle ore 12,30, infine, l’appuntamento con il palato, la degustazione di prodotti a base di canapa.

Perché. La semina vuole avere il significato della riacquisizione al patrimonio agricolo collettivo salentino di una pianta che si è rischiato di perdere, tra criminalizzazione e proibizionismo da un lato e ragioni economiche dall’altro, surclassata dai derivati del petrolio e del cotone. Eppure, ha caratteristiche assolute, idonea per la produzione di tessuti, avanguardia nella bioedilizia, alimento straordinario sulle tavole: semi, olio e farina sono considerati un “vaccino nutrizionale” grazie ai suoi principi. Lo stesso Ministero della Salute ne ha riconosciuto il contributo eccezionale per l’organismo umano (circolare del 22 maggio 2009). Non solo.

«La canapa - aggiunge Felice Giraudo, presidente nazionale di Assocanapa - è la pianta ecologica per eccellenza: grazie alle sue profonde radici consente la rigenerazione dei terreni, anche inquinati, e favorisce la rotazione delle colture. Inoltre, non ha bisogno di acqua, né di concimi e diserbanti». foto semina 2013 3-2E questo è tassello fondamentale, visto che proprio da Castiglione, nel giugno scorso, è stata lanciata la prima petizione provinciale per chiedere di vietare l’uso di pesticidi. La mobilitazione è tuttora in corso, tramite raccolta firme cartacea e on line ((https://www.petizionepubblica.it/PeticaoListaSignatarios.aspx?pi=P2013N41219).

Con la semina della canapa si terrà a battesimo la neonata Assocanapa Puglia, diramazione regionale di quella nazionale, costituita a Torino nel gennaio 1998 e composta da 253 soci. «L’associazione - chiarisce Rachele Invernizzi, responsabile del centro di prima trasformazione South Hemp Tecno di Taranto - è costituita per gestire sul territorio pugliese la re-introduzione della canapa sativa e relativa filiera. Questo per favorire, partendo dal rispetto della pianta, ogni possibile sviluppo, dando appoggio a progetti etici e sostenibili, in collaborazione con le Università di Bari e di Lecce per la ricerca».

La canapa in numeri. Le aziende che coltivano canapa in Italia sono circa 140, con una superficie che tocca i 400 ettari. Per il 2014, si prevede almeno il raddoppio delle superfici coltivate, che potrebbero anche superare i mille ettari (fonte: Assocanapa). 

Castiglione è diventata, nel tempo, un punto di riferimento imprescindibile per il mondo eco e bio del Salento. In questa piccola frazione di Andrano, poco più di mille abitanti, è in atto un vero e proprio “ritorno alla terra”, attraverso la riconversione delle terre incolte da decenni e concesse dai proprietari, solo tramite forme di comodato d’uso gratuito, all’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, che prende il nome dai padri fondatori del biologico italiano, i coniugi Girolomoni. È così che da due anni, rigorosamente con metodi naturali, si coltivano piante biotipo e si stanno riscoprendo i cereali antichi. Dieci ettari sono stati coltivati, quest’anno, a farro e varietà di grano Cappelli, Capiniura, Timilia e Russello.

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