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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Terzapagina. Travaglio racconta Giorgio Napolitano nel libro "Viva il Re!"

Il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano e volto di Servizio pubblico pubblica una "controstoria" del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis, tra "pensieri, parole, opere e omissioni" nei suoi anni al Quirinale

La letteratura sul presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di questi tempi, è piuttosto ricca e all'elenco di pubblicazioni sul tema, si è aggiunto recentemente l'ultima del giornalista italiano, forse più noto al grande pubblico, ossia Marco Travaglio. È uscito, infatti, per Chiarelettere, "Viva il Re! Giorgio Napolitano, il presidente che trovò una repubblica e ne fece una monarchia".

Non una biografia, visto che ce ne sono fin troppe ed esiste pure un'autobiografia. Un libro come definisce Travaglio su "ciò che manca nelle altre", una sorta di "controstoria" del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis, "contro lo spirito della Costituzione e contro tutto quello che aveva giurato fino al giorno prima della sua rielezione".

"Alla veneranda età - spiega il giornalista - di ottantotto anni: quando un cittadino non può più guidare l’automobile. Ma lo Stato sì... Qui si racconta il suo lato B, finora – salvo rare eccezioni – ignorato o relegato nel dimenticatoio, alla voce 'lesa maestà'. Di cose che non vanno, nella sua carriera e soprattutto nei suoi sette anni e mezzo al Quirinale, ma anche prima, ce ne sono parecchie: pensieri, parole, opere e omissioni".

Travaglio evidenzia come in un paese "davvero democratico" se ne discuterebbe liberamente e laicamente, mentre in Italia è un tabù, non per legge, ma nei fatti. "Fra uno strappo oggi - asserisce -, una forzatura domani e un abuso dopodomani, Napolitano è diventato quello che tutti vediamo: il capo dello Stato di emergenza, di eccezione e di necessità, che tutto può, anzi tutto deve".

"Può - si chiede il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano - un presidente della Repubblica che ha giurato sulla Costituzione – quella vera, quella del 1948 –viva-il-re-2 modificarla progressivamente a sua immagine e somiglianza, e intanto sollecitare continuamente i partiti a riformarla? In questi anni di democrazia sottovuoto spinto, per mancanza di veri politici e di una vera politica, l’unico disegno politico chiaro e netto è stato ed è il suo. E lui lo persegue con certosina, scientifica, pervicace metodicità".

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