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Cultura

Torna "Time Zones, sulla via delle musiche possibili"

A Bari la rassegna che da ventisei anni si segnala come uno degli appuntamenti più innovativi del panorama italiano. I maestri della musica del 900 e il laboratorio per produzioni originali

BARI - Torna a novembre a Bari "Time Zones - Sulla via delle musiche possibili", la rassegna che da ventisei anni si segnala come uno degli appuntamenti più innovativi del panorama italiano. Un palcoscenico di debutto per il nostro Paese di molti grandi maestri della musica del 900, ma anche un costante laboratorio per produzioni originali.

Il pianoforte con la sua pressoché infinita gamma di colori e frequenze è lo
strumento che in un'epoca in cui tutto sembra già ascoltato suggerisce ancora strade nuove e sembra farsi carico di ricucire l"atavico" strappo tra musica colta e musica popolare. Non è infatti un caso che la critica abbia definito molta di questa musica "classica moderna".

Dopo i 25 anni festeggiati lo scorso anno con grandi mostre ed un programma ricco di straordinari ospiti, la rassegna per questa edizione torna ad una proposta molto mirata.

Una sorta di "PianoZones" per accogliere compositori/pianisti, alcuni molto
giovani, capaci di dar voce alle convulsioni della contemporaneità, non solo in
musica. Una serie di performances all'apparenza provenienti da generi diversi, ma accomunati da una segnatissima centralità del piano nella costruzione dei suoni.

Il pianoforte, declinato nelle forme più diverse, resta al centro della rassegna: dal muro di suoni minimalista dei 6 pianoforti dei Piano Circus, che apriranno la rassegna, alle candide e trasognanti musiche che Yann Tiersen scrisse per "Il Favoloso Mondo di Amélie". Dall'incedere tekno del duo Wesseltoft & Schwarz alla visionarietà cinematografica di Nils Frahm e del californiano Dustin O'Halloran, per arrivare ai "racconti suonati" della deliziosa cantautrice danese Agnes Oboel e spingersi ancora oltre.

In allegato il programma

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