Incontro con l'autore: a Torre San Giovanni Raffaella Fanelli e la verità del freddo
In queste settimane si sta svolgendo in giro per l'Italia una lunga tournée di presentazioni de La Verità del Freddo alla presenza dell'autrice. Il libro è già stato presentato a Roma, Milano, Foggia, Gallipoli, Polignano a Mare, Lamezia Terme, Taranto.
L'autrice sarà di nuovo in Puglia, a Torre San Giovanni (Ugento, Lecce), sabato 25 agosto alle ore 21.00, alla Libreria Antica Roma di Giovanni Coppola in via Immacolata 7, nell'ambito della rassegna letteraria “Estate d'Autore”.
"Ne La verità del Freddo - spiega l'autrice Raffaella Fanelli - Maurizio Abbatino racconta se stesso e la banda della Magliana, svela intrecci e fa nomi. Dopo l'arresto e la decisione dell'ex boss di collaborare, le indagini e i riscontri partirono dalle armi sequestrate nei sotterranei del ministero della Sanità. I sigilli, però, erano stati tolti e le armi manomesse. Da questo inquietante episodio sono partite le mie ricerche. Da quelle armi e da quell'arsenale sono arrivata all'omicidio di Antonio Varisco. E a una nuova fonte sull'omicidio di Mino Pecorelli: nel libro c'è, infatti, la voce di un estremista di destra che rivela a chi fu data la pistola usata per uccidere il direttore di OP, Mino Pecorelli”
Fondatore e capo, con Franco Giuseppucci, della banda della Magliana, Maurizio Abbatino, detto Crispino e il Freddo, è l’ultimo sopravvissuto di un’organizzazione che per anni si è mossa a braccetto con servizi segreti, mafia e massoneria. La genesi della banda, le prime azioni, la conquista di Roma, gli arresti, le protezioni in carcere e fuori: nel La verità del Freddo Abbatino parla e racconta quello che ha visto e vissuto in prima persona. Anni di delitti, di vendette, di potere incontrastato sulla capitale e non solo. Può considerarsi il prologo di Mafia Capitale: “Ritornano dei cognomi, si rivede un metodo… Abbastanza per pensare che le traiettorie del vecchio gruppo criminale non si siano esaurite” ha affermato l’attuale capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone.
Nel libro scorre la storia d’Italia vista con gli occhi di un criminale sanguinario che ha fatto arrestare altri criminali sanguinari. Molti di loro sono tornati liberi. Lui no. Aspetta, dice, la sua esecuzione. “Sono tornato dove tutto è cominciato. Perché è qui che deve finire”.
"Perché non ho detto prima alcune cose? Un po' perché non me le hanno chieste, ma anche perché alcuni agenti di scorta erano stati messi lì per sapere quello che stavo dicendo, e poi ho visto la paura, la paura di alcuni magistrati, una paura non fisica, ma di andare troppo oltre” dice oggi Maurizio Abbatino.
Per raccontare la sua verità, Maurizio Abbatino ha scelto la giornalista Raffaella Fanelli, che ha realizzato molte inchieste per testate e trasmissioni televisive nazionali, oggi autrice di Estreme Conseguenze, la nuova redazione di giornalismo d'inchiesta, diretta da William Beccaro, che sarà online da settembre.
Raffaella Fanelli ha pubblicato la prima intervista esclusiva ad Abbatino sulla prima pagina de La Repubblica nell'aprile del 2017, dopo due anni di lavoro per raggiungere il pentito. Dal 2015 il pentito è stato estromesso dal programma di protezione. È stato lo stesso Abbatino a chiedere alla giornalista di scrivere il libro. Lei ha accettato perché, dice, “l'obiettivo della ricerca della verità è un dovere prima di tutto, così come è un dovere raccontarla, perché possa essere uno strumento di riflessione”.
Maurizio Abbatino, capo e fondatore della banda della Magliana, attualmente sta scontando una pena a trent’anni di reclusione e si trova ai domiciliari per motivi di salute. Nel gennaio del 2015 è stato estromesso dal programma di protezione e gli sono state cancellate una serie di garanzie e tutele ottenute dopo la decisione di collaborare con la giustizia. La collaborazione di Abbatino ha attraversato tutti gli anni Novanta e il decennio successivo per interrompersi nel 2010. La sua testimonianza ha consentito di avviare il processo che ha portato dietro le sbarre il nucleo storico della banda. Le sue rivelazioni hanno avuto un peso in processi importanti, da quello per l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli a quello per la morte di Roberto Calvi. La storia di Abbatino è stata immortalata in un romanzo bestseller di Giancarlo De Cataldo (“Romanzo criminale”, Einaudi 2002), al cinema e in una serie televisiva di successo.
Raffaella Fanelli , giornalista di Estreme Conseguenze , ha scritto e collaborato con numerose testate, tra le quali La Repubblica , Sette - Corriere della Sera , Panorama , Oggi e altrettante trasmissioni televisive, da Quarto grado a Verissimo e Chi l’ha visto? . Da anni svolge un lavoro d’inchiesta il cui obiettivo è raccontare i tanti misteri e le troppe ombre della nostra storia recente. Ha realizzato interviste scoop a Salvatore Riina, Angelo Provenzano, Vincenzo Vinciguerra, Valerio Fioravanti, personaggi le cui testimonianze possono aiutarci a comprendere alcuni aspetti inconfessabili del potere e della storia italiana.
Estreme Conseguenze è una nuova redazione di giornalismo d'inchiesta diretta da William Beccaro, dedicata alla verifica e alla ricerca di notizie originali, attraverso un approfondito lavoro di data-checking e fact-checki ng. Estreme Conseguenze sarà online da settembre. Ogni settimana sarà pubblicata una videoinchiesta della durata di 60 minuti. Ogni inchiesta esaminerà e verificherà fake news riguardanti l'ambito medico-sanitario, il mondo della ricerca e del benessere. Ogni notizia sarà verificata portandone gli effetti fino alle estreme conseguenze.