Un mosaico moderno per la Parrocchia di Surano
Il giorno 1 agosto 2019 il maestro d'arte musiva Vincenzo Ruggieri di Nociglia ha donato alla Parrocchia suranese l'opera denominata “San Rocco di Surano”, rendendo particolare il momento storico di una ricorrenza, ossia quella del 70° anniversario della costruzione della Cappella dedicata allo stesso Santo.
La cerimonia inaugurale del quadro, organizzata dai membri del Comitato Feste di Surano 2018/2019 (Gruppo Giovani), si è svolta presso il parco prospiciente la Cappella di San Rocco, alla presenza delle Autorità locali, dei rappresentanti delle varie Associazioni e della Cittadinanza.
Sono intervenuti per l'occasione il Parroco Don Emiliano De Mitri, il Sindaco di Surano Salvatore Puce, il Presidente pro-tempore del Comitato feste suranesi Giuseppe Rizzo ed il figlio dell'artista Luigi Ruggieri.
Inoltre di fondamentale importanza è stato l'intervento del professor Maurizio Pedone, prezioso studioso e propugnatore di varie forme d'arte, il quale ha sottolineato l'originalità e le peculiarità della tecnica ideata dal Ruggieri, autodidatta talentuoso e dalla grande esperienza nell'ambito dell'artigianato artistico.
L'opera donata, realizzata a mosaico policromo, entrerà a far parte a tutti gli effetti del patrimonio ecclesiastico del paese, ma anche, in un certo modo, dei beni d'arte sacra dell'Arcidiocesi di Otranto. Nei prossimi giorni verrà scelto il posto in cui il quadro rimarrà esposto in maniera permanente, conferendo all'ambiente un'importanza artistica di grande rispetto.
Il “San Rocco di Surano” è realizzato con la tecnica originale del “Mosaico Moderno”, utilizzando il granito su legno; l'opera misura 40 cm x 61 cm ed è caratterizzata da una policromia di nove tonalità diverse. Ne risulta un'immagine maestosa, solenne, ieratica che suscita nell'osservatore un immediato sentimento devozionale ed un forte desiderio di preghiera. La bravura di Ruggieri sta nell'associare ed assemblare tasselli granitici informi di diverse cromie attraverso un lungo e paziente lavoro di alta professionalità, conferendo all'intero impianto compositivo una forte pregnanza espressiva.
Nel quadro sono presenti tutti gli elementi inconfondibili del Santo Patrono suranese, ognuno con il proprio significato simbolico:
Il cane - Fu per il Taumaturgo il segno tangibile della Divina Provvidenza che lo soccorreva nelle condizioni di bisogno estremo. E' il simbolo della sua fedeltà alla chiamata divina.
Il pane - Fu il sostegno nella famosa pausa a Piacenza, dove il Santo si isolò perché malato. Un cane gli portava l'alimento, prelevandolo dalla mensa del suo padrone Gottardo. E' il simbolo dell'Eucarestia, sostegno nel cammino della vita.
Il bastone - Richiama le marce lunghissime del pellegrino. E' simbolo del pellegrinaggio della vita, un cammino verso l'eterno.
La zucca - Appesa alla cinta richiama ancora una volta il pellegrinaggio; custodiva l'acqua per lenire l'arsura nel cammino. E' simbolo della sete del divino che c'è in ogni uomo.
Il sarrocchino - E' sempre un abito legato al pellegrinaggio, mantello corto di tela, che serviva a proteggere dalle intemperie. E' simbolo della protezione divina.
La conchiglia - In questo caso due conchiglie che ricordano il viaggio a piedi a Santiago. Ogni viandante che si recava in Galizia, prelevava una conchiglia dalle spiaggie, come segno dell'avvenuto pellegrinaggio. E' simbolo della perseveranza lungo il cammino di fedeltà verso il divino.
La piaga - Ricorda il morbo della peste che il Santo aveva contratto a Piacenza. E' simbolo della carità cristiana.
Il cappello parasole - Appeso al collo tramite una cordicella e cadente sulle spalle. Tale elemento richiama sempre l'apostolato pellegrinante di San Rocco.
L'autore dell'opera ringrazia vivamente tutti coloro che si sono impegnati alla buona riuscita della serata inaugurale e tutti coloro che hanno partecipato all'evento rientrante nel “Triduo di San Rocco”, augurando alla Parrocchia di Surano di godere appieno di questo contributo artistico.