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Cultura

Università, parte il mandato di Vincenzo Zara: "Servono fiducia e ottimismo"

Inizia l'era del nuovo Rettore dell'Ateneo salentino, che indirizza a tutti i collaboratori una lettera "programmatica", dove annuncia che, a breve, comunicherà la sua squadra di governo: "Consapevoli delle nostre potenzialità"

LECCE - Parte oggi in maniera operativa il mandato sessennale del Rettore dell'Università del Salento, Vincenzo Zara, che ha deciso di indirizzare una lettera "programmatica" di saluto a tutti i collaboratori dell'Ateneo. Nel testo, il professore sottolinea la grande responsabilità e l'impegno da per compiere un percorso finalizzato al raggiungimento degli obiettivi delineati nel programma elettorale, garantendo sempre "trasparenza, partecipazione e rispetto delle regole".

"A breve - scrive - comunicherò i nominativi delle colleghe e dei colleghi che mi affiancheranno durante questa nuova avventura. Si tratterà di una squadra di governo snella e con compiti ben precisi. Questa squadra, inoltre, sarà sottoposta a verifica entro un anno dall'inizio delle attività e ciò comporterà (o potrebbe comportare) una certa 'manutenzione fisiologica' sia in termini di deleghe sia in termini di nominativi. Non esiste, infatti, una squadra perfetta, delineata ex ante, che possa affrontare solo sulla base di una previsione teorica le molteplici problematiche e attività connesse a un sistema complesso come quello universitario".

Zara aggiunge che per realizzare il più semplice degli obiettivi proposti sia necessario l'impegno da parte di tutti: "Mi riferisco - spiega - a tutto il personale docente e ricercatore, al personale tecnico-amministrativo, ai lettori/Cel, ai cosiddetti 'precari' e agli studenti. Un pensiero particolare va proprio agli studenti che rappresentano una delle ragioni della nostra stessa esistenza, una delle più importanti in verità".

L'auspicio è quello di una comunità universitaria con nuovo slancio, operosità e rinnovato entusiasmo per affrontare le grandi sfide che attendono: "Come è a tutti noto, ci sono molti problemi legati al sotto-finanziamento, a un turnover del personale quasi ridicolo, all'impossibilità di una programmazione seria per i prossimi anni a causa delle incertezze normative e finanziarie".

"La realizzazione di due precondizioni - continua - è però indispensabile per affrontare adeguatamente queste sfide: da un lato, la ricostruzione della nostra comunità universitaria che passa attraverso il rispetto della dignità umana e professionale di ciascuno e, dall'altro, un nostro rinnovamento culturale che implica la consapevolezza di ciò che siamo e delle nostre potenzialità che nulla hanno da invidiare ad altre realtà universitarie nazionali e internazionali". "Insomma - conclude -, è prioritario rafforzare l'orgoglio di appartenere a una comunità sana e operosa che guarda con fiducia e ottimismo al futuro".

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