Visite d'artista: Donato Pisanello
In struttura siamo abituati alle visite del medico e a quelle dello psicologo, alle visite dello specialista e a quelle delle assistenti sociali. Ma fortunatamente anche alle visite dei parenti, sempre così attese e molto gradite da tutti. Le “Visite d’artista” che intendiamo proporre ai nostri ospiti sono visite diverse, speciali, perché speciali sono gli artisti che hanno deciso di venire a “fargli visita”, appunto.
La quarta “Visita d’artista”, che segue le visite di Carolina Bubbico, Maristella Martella e Cesare dell’Anna, si terrà il 21 novembre: il musicista e compositore Donatello Pisanello verrà a farci visita con la chitarra e il suo inseparabile organetto diatonico.
Il polistrumentista (suona chitarra, mandola e organetto spesso in modo non-convezionale) Donatello Pisanello è musicista tra i più interessanti della scena salentina nonché protagonista del revival degli ultimi decenni avendo contribuito, tra l’altro, alla riscoperta dell’organetto nel Salento, sviluppandone uno stile personale basato sulla tradizione popolare nativa interferente con elementi provenienti dalla musica moderna e contemporanea come il minimalismo, la psichedelìa e la sperimentazione.
È tra i fondatori del gruppo di tradizione viva Officina ZOÈ, in cui ha impegnato la sua carriera artistica e musicale degli ultimi anni. Compositore di colonne sonore (per Edoardo Winspeare, Giorgia Cecere, Paolo Pisanelli, Corrado Punzi, Pippo Mezzapesa, per citarne alcuni), dopo essersi laureato in filosofia nel 1989 si è dedicato principalmente alla musica. Come musicista solista si dedica costantemente alla ricerca e alla sperimentazione musicale attraverso improvvisazioni in live looping come risultato di allucinazioni auditive, e all'approfondimento del rapporto tra musica e filosofia. Considera il suo approccio alla musica, estendendolo all’arte in generale, come puramente istintivo o, comunque, non-intenzionale: il suo motto é: ”Io non immagino, sperimento direttamente”.
Anche questo progetto, come quello precedente (Attacchi d’arte. Ovvero, l’arte come terapia emotiva), s’inserisce nella logica di creare momenti di “contatto” tra due mondi così vicini eppure così lontani: quello “esterno” alla struttura, la società – che non è ancora perfettamente informata sulle “malattie mentali”, e quindi è vittima di pregiudizi e false credenze – e quello “interno”, la nostra comunità residenziale, una comunità di persone che ha bisogno di fare esperienze sempre nuove, di relazionarsi con gente capace di “toccare” in un modo particolare le corde delle loro emozioni. E chi meglio degli artisti (musicisti, cantanti, attori ecc.) è in grado di scuotere le emozioni più profonde? La musica, il teatro e l’arte in generale non fanno forse delle emozioni il loro obiettivo?
Queste “Visite d’artista” hanno dunque una duplice valenza: una terapeutica, che si innesca nello “scambio emotivo” tra l’artista e i nostri ospiti; uno scambio tra persone, uno scambio umano e artistico-performativo. I nostri ospiti si troveranno perciò ad ascoltarli cantare, suonare, recitare, ballare; in secondo luogo il progetto mira a sensibilizzare gli artisti sulle questioni legate al “disagio mentale” e l’inclusione sociale e – di riflesso – a sensibilizzare l’opinione pubblica tout court, con l’aiuto degli artisti stessi, che sui social network possono veicolare messaggi o raccontare le emozioni provate durante la loro “visita” in struttura.
L’arte, ancora una volta, come terapia emotiva, come momento di confronto umano, di pedagogia recirpoca, di emozioni, di incrocio di destini. Emozioni e sensazioni, se ben stimolate, sono gli strumenti più efficaci per procedere verso il benessere e mantenere così il livello di salute mentale raggiunto. Ecco che l’arte diventa così una buona terapia, e senza effetti collaterali.
Gli ospiti saranno seguiti, durante le “Visite d’Artista”, dallo psicologo della struttura Massimiliano Macagnino e dal direttore artistico e ideatore del progetto, il sociologo Walter Spennato.
Al fine di sensibilizzare e coinvolgere chi intende avvicinarsi a queste tematiche è possibile prenotarsi per assistere ad una “Visita d’Artista” chiamando in struttura: l’evento è aperto a 10 persone.
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La Casa per la Vita “Artemide” è una struttura residenziale, gestita da DOMUS VIVENS SRL, a carattere socio-sanitario, a media intensità assistenziale sanitaria, destinata ad accogliere, in via temporanea o permanente, persone con problematiche psicosociali e pazienti psichiatrici stabilizzati usciti dal circuito psichiatrico riabilitativo residenziale, prive di validi riferimenti familiari, e/o che necessitano di sostegno nel mantenimento del livello di autonomia e nel percorso di inserimento o reinserimento sociale e/o lavorativo.