Visite guidate nel Parco Archeologico di Rudiae a Lecce
Sabato 29 e domenica 30 agosto (ore 17 e 18:30 - ingresso 5 euro) proseguono le visite guidate nel Parco Archeologico di Rudiae, lungo Via San Pietro in Lama, a Lecce.
Grazie a un accordo di promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e ARVa Srl, in collaborazione con il Comune di Lecce, sarà possibile infatti visitare il Parco ogni sabato e domenica ( settembre alle 11 e alle 17 - ingresso 5 euro) e dal lunedì al venerdì solo per gruppi e su richiesta. Viste le prescrizioni anticovid19 la prenotazione è sempre obbligatoria (3491186667 - 3495907685 - info@parcoarcheologicorudiae.it).
Venerdì 28, inoltre, si potrà partecipare all'iniziativa " Anfiteatri a confronto. Lupiae e Rudiae” , un itinerario alla scoperta delle due città messapiche e poi romane a cura di The Monuments People e A.R.Va sempre in accordo con la Soprintendenza. Il percorso (info e prenotazioni 3207610467 – 3471999885 – 3289632397 - themonumentspeople@gmail.com) parte alle 17 (ingresso 10 euro) dal centro storico di Lecce con la visita ai monumenti e alle principali tracce di archeologia urbana che hanno dimostrato la grandezza di Lupiae in età imperiale e all’interno delle due strutture da spettacolo di età romana: oltre all’ingresso nel Teatro romano, sarà possibile visitare internamente, grazie alla collaborazione della Direzione Regionale Musei Puglia, anche l’Anfiteatro romano, attualmente sottoposto a lavori di restauro.
Proprio su questa struttura si incentrerà la visita, per analizzare nei particolari elementi strutturali, tecnici, decorativi, materiali da costruzione e poter così confrontarla con l’analoga struttura, costruita qualche anno più tardi, a Rudiae con inizio visita alle 18:45 (ingresso 5 euro). Lecce è infatti l'unica città al mondo ad avere due anfiteatri romani a distanza di circa tre chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant'Oronzo, nel cuore di Lecce, e quello dell'antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino.
Rudiae fu descritta già nel XVI secolo da Antonio De Ferraris, meglio noto con il nome di Galateo, il quale, nel Liber de Situ Japigiae (1558), denunciò per primo le distruzioni provocate nell’area archeologica dai lavori agricoli. Il luogo rimase a lungo in stato di abbandono e fu oggetto di ritrovamenti sporadici sino alla seconda metà dell’800, allorché, con l’istituzione della ‘Commissione Conservatrice dei Monumenti Storici e di Belle Arti di Terra d’Otranto’, il duca Sigismondo Castromediano promosse alcune campagne di scavo dirette da Luigi De Simone (1869-1875). Le indagini portarono alla luce alcuni ipogei, numerose tombe, ceramiche figurate di produzione attica e italiota ed epigrafi messapiche e romane, che andarono a formare il nucleo principale del Museo Provinciale di Lecce, costituito nel 1868 su volontà del Castromediano. Tra il 1957 e il 1959, la Soprintendenza alle Antichità condusse due campagne di scavo proprio in questo settore. Le indagini condotte sul campo da Giovanna Delli Ponti riportarono alla luce due ipogei ellenistici, tratti di strade basolate ed edifici monumentali di età repubblicana. Nel 1970 la zona compresa entro il limite delle mura messapiche fu sottoposta a vincolo archeologico per favorirne la tutela, senza che ciò comportasse, però, un programma di indagini sistematiche. Alla metà degli anni ’80 venne presentata al Ministero la proposta d’esproprio di Fondo Acchiatura e con la successiva acquisizione venne istituito il parco archeologico di Rudiae. Negli ultimi due decenni, le indagini topografiche realizzate dal Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento hanno consentito la redazione della carta archeologica del sito. A partire dal 2011 si è effettuato lo scavo dell’anfiteatro di Rudiae, in collaborazione tra Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto e Comune di Lecce, in un’area dell’insediamento messapico acquisita di recente dall’Amministrazione comunale, grazie ad un finanziamento PRUSST. Le ricerche hanno messo in luce quasi interamente l’anello perimetrale del monumento, i corridoi radiali (vomitoria) che dividevano la cavea in cunei e parte delle sostruzioni sulle quali poggiavano le file di sedili. Sempre nel 2011, nell’ambito del progetto di valorizzazione promosso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, sono stati condotti saggi di scavo nel settore nord-occidentale della cinta muraria di Rudiae. Gli scavi hanno interessato un tratto del fossato esterno e della possente fortificazione messapica, foderata sia verso l’interno che verso l’esterno da strutture murarie in opera quadrata con blocchi di calcare, per uno spessore complessivo di ca. 8 m. Lo scavo dell’anfiteatro è ripreso a partire dal novembre 2014 sino al settembre del 2015, con finanziamenti POIn FESR 2007-2013 (Valorizzazione delle aree di attrazione culturale – Linea 1), ed ha permesso di riportare in luce la metà sud dell’edificio da spettacolo sino al livello dell’arena. Tra il 2016 e il 2017, il nuovo progetto di recupero e valorizzazione dell’area archeologica di Rudiae, finanziato con fondi FSC 2007/2013, ha consentito di riportare alla luce il settore settentrionale del monumento e di effettuare un primo intervento conservativo delle strutture murarie, oltre al riposizionamento in situ di alcuni blocchi. Le attività sul campo, con il coordinamento scientifico di Francesco D’Andria, dirette dagli architetti Enrico Ampolo e Roberto Bozza, sono state effettuate dalle imprese Nicolì SpA (2014-2015) e De Marco SRL-Lithos SRL (2016-2017), con l’assistenza archeologica della società Archeologia Ricerca e Valorizzazione SRL (A.R.Va), spin-off dell’Università del Salento.
TAOTOR - TEATRO, MITO E ARCHEOLOGIA
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