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Riti ancestrali e storie di comunità / Zollino

Un grande falò per scacciare la “malasorte”: torna la Festa de lu Focu

Dopo due anni di stop forzato si tiene lo storico appuntamento a Zollino con l’evento giunto alla sua quarantunesima edizione

ZOLLINO – Un grande falò come forza generatrice, catarsi, principio e fine, purificazione; come “anima” che scalda la piazza e ricaccia via la “malasorte”: riti ancestrali e folklore si uniscono nella “Festa de lu focu”, classico appuntamento, che torna protagonista dopo due anni di stop forzato a causa delle restrizioni per la pandemia, e sfida la stagione invernale.

Appuntamento a Zollino, mercoledì 28 dicembre, con la festa popolare, carica di suggestioni e giunta alla quarantunesima edizione, che si terrà nell’antico largo Lumardo, e organizzata dall’omonima associazione culturale “Festa de lu focu”, con il patrocinio del Comune e dell’Unione comuni della Grecìa Salentina.

La festa nasce alla fine degli anni ’70 in un contesto storico particolare, che mescola storie di emigrazione, radici, credenze e tradizioni: il progetto all’inizio prevedeva il recupero delle focare di sant’Antonio Abate che si svolgevano a Zollino il 17 gennaio; spostare la festa al 30 dicembre ha permesso a chi era andato via e tornava in paese per le feste natalizie di riappropriarsi del senso di comunità attorno al grande falò. E così questo momento popolare è giunto fino alla quarantunesima edizione.

Si comincia alle 19, con l’accensione della focara, costruita con un paziente intreccio di fascine e tronchi di legno d’ulivo.

Saranno presenti artisti di strada come i giocolieri, Dario Cadei e Lillo Birillo, e il mangiafuoco Tommaso Mr Thomas D'Aquino, ma ci sarà tanta musica ad animare l’edizione 2022: tra la gente, si esibirà la Tadjiguine Family (Giovanni Chirico al sax baritono, Roberto Chiga al tamburello, Giorgio Distante alla tromba, Giuseppe Spedicato alla tuba e Alessandro Chiga al tapan), con uno spettacolo itinerante basato su fiati e percussioni; sul palco, invece, salirà Giancarlo Paglialunga con il suo “Arneo tambourine project”, l’unione di nove tamburellisti, tra i quali le più rappresentative voci salentine di Rachele Andrioli e Carlo “Canaglia” De Pascalis.

Questa la formazione completa: Giancarlo Paglialunga, Lucia Passaseo, Rachele Andrioli, Gioacchino De Filippo, Massimiliano De Marco, Edoardo Zimba, Carlo "Canaglia" De Pascali e Rocco Nigro. Sotto il palco ci saranno inoltre i ballerini della Notte della Taranta, Cristina Frassanito ed Andrea Caracuta, che animeranno le ronde intorno al falò.

Fuocarte

La Festa de lu Focu dà anche spazio a espressioni d’arte e lavoro, tra fantasia e realtà: per questo, accoglierà le installazioni in ferro sul tema del fuoco realizzate dal compianto artista zollinese Giuseppe Castellano ed alcune ingegnose stufe di piazza progettate per l’occasione dall’inventore Giovanni Pellegrino.

Sempre più forte è poi la collaborazione con l’associazione “Esterno Notte” con la quale da anni l’organizzazione dell’evento, ha intrapreso un percorso di progettazione culturale e valorizzazione del patrimonio artistico e linguistico sul tema della minoranza grika. L’area della focara darà luce alla fiaba grika “Lumè Lumera”, percorso letterario per bambini realizzato nell’ambito del progetto EcoMostre. Pertanto, grazie agli espositori con pannello solare creati da Esterno Notte, la Festa ospiterà un allestimento ecosostenibile che sarà anche un momento di sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico.

Sarà presente un banchetto per la raccolta di file fotografici, videografici e testuali per un momento di condivisione di informazioni e materiale d'archivio utile a ricostruire l'identità storica della Festa de lu Focu nelle sue passate edizioni e a realizzare un Archivio Multimediale da mettere a disposizione della comunità zollinese. Nell’area della festa, saranno presenti degli stand gastronomici a cura dei volontari dell’associazione; tra le varie pietanze proposte, la scèblasti (puccia tipica di Zollino realizzata con impasto di farina di grano lievitata e condita con sale, olio, olive nere, zucche, pomodori, capperi e peperoncino piccante) e i legumi (il pisello nano di Zollino e le fave cu le cicoreddhe, preparati “alla pignata” proprio come un tempo). In caso di maltempo, l’accensione della focara avverrà il 29 dicembre.

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