Un abrazo para Unicef. Il tango a favore dei bambini
Sarà un grande abbraccio quello che cingerà, idealmente, domenica 6 marzo a Gallipoli i bambini di tutto il mondo. Protagonista il tango argentino, una danza che ha proprio nell’abrazo dei ballerini la sua caratteristica distintiva. Ma protagonista, soprattutto, l’infanzia, del cui benessere si occupa da 70 anni l’Unicef.
"Quando è nata l’idea di organizzare una serata di tango per Unicef - dice Giovanna Perrella, presidente del Comitato leccese del Fondo benefico delle Nazione Unite - ho subito pensato all’intensità di questo ballo. Le bambine e i bambini, in qualsiasi parte del mondo, hanno bisogno di un’intensità analoga. Hanno bisogno di un abbraccio simile a quello che si vede tra le persone che praticano il tango, che protegga e sostenga la loro vita. Però, affinché questo abbraccio non rimanga solo un richiamo teorico, il ricavato, al netto delle spese Siae, sarà devoluto interamente all’Unicef". La raccolta fondi avverrà anche tramite la vendita delle “pigotte”, le famose bambole simbolo dell’organismo di tutela dell’infanzia, che per l’occasione indosseranno un tipico abbigliamento porteño, in onore di Buenos Aires.
Non è la prima volta che il tango in Italia si presta a iniziative solidali come questa. Basti pensare che, all’indomani delle scosse sismiche che colpirono l’Emilia Romagna nel 2012, causando 27 vittime, furono diverse le “milonghe”, cioè le serate danzanti, organizzate con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alle popolazioni terremotate.