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Al via la maratona del Fai: il Salento partecipa e "corre" con tre dei suoi tesori

La chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, quella d’Aurio e la Torre dei cavallari sono i tre monumenti visitabili nella giornata di domenica prossima. L’iniziativa è organizzata per la “Fai marathon”, prevista in 130 città italiane con 500 luoghi aperti agli appassionati di cultura

LECCE – Anche il Salento espone i suoi gioielli nel giorno del “FAi marathon”, evento nazionale a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”. Per la prima volta affidata ai giovani del FAI, domenica 18 ottobre, l’ente apre al pubblico, con visite a contributo libero, oltre 500 luoghi in 130 città di tutta Italia. Un’iniziativa possibile grazie all’entusiasmo dei 3mila e 550 volontari di tutto lo Stivale.

Saranno fruibili al pubblico palazzi, chiese, teatri, giardini, cortili, frammenti di bellezza della nostra vita quotidiana, spesso inaccessibili o poco conosciuti: i luoghi proposti nei diversi itinerari tematici, urbani ed extraurbani, sono di interesse artistico, paesaggistico e sociale e rappresentano l’identità del territorio, la sua storia, le sue tradizioni.

La delegazione Fai di Lecce partecipa alla manifestazione con un itinerario  dal titolo "Tancredi  conte di Lecce e re di Sicilia, ultimo discendente degli Altavilla ed il suo amore per questa terra (Lecce 1138 – Palermo 1194)”. Nello specifico, il Salento aprirà la sua Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, fondata nel 1180 e donata all’epoca ai Benedettini e visitabile dalle 10 alle 12. L’itinerario guidato sarà a cura degli studenti del Liceo scientifico “Cosimo De Giorgi” di Lecce.

Anche la piccola chiesa di Aurio, in stile romanico sarà a disposizione dei visitatori. Risalente al XII secolo, essa fu donata da Tancredi, insieme al casale di Aurio, ai Benedettini di San Niccolò e Cataldo. L’orario di apertura è a partire dalle 10,30 fino alle 12, con visite a cura degli alunni della scuola media statale  “Elisa Springer” di Surbo.

Infine, la Torre dei cavallari, costruita nelle immediate vicinanze della chiesa di Aurio. Realizzata nel sedicesimo secolo, era un presidio di guardie a cavallo, posto tra Lecce, le masserie fortificate e le torri costiere, che già esistenti nel periodo normanno, furono aumentate di numero per proteggere paesi e città dalle scorrerie di pirati e turchi. Ha una forma cilindrica leggermente rastremata verso l’alto, ed all’interno vi sono ancora tracce di camini e mangiatoie. Sarà aperto al pubblico dalle 10 a mezzogiorno e, nuovamente dalle 15 fino alle 17. Le visite sono a cura degli stessi studenti di Surbo.

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