rotate-mobile
Eventi

Al Festival di Berlino “In grazia di Dio”, l’ultima pellicola di Winspeare

Il film, inserito nella sezione "Panorama", ha una marcata ambientazione nel Salento e tratta della crisi economica vista come possibilità di un nuovo inizio. Protagoniste quattro donne della stessa famiglia. Nessuno degli attori è professionista

LECCE - Un film ecologico e a impatto zero, una piccola storia sulla felicità: In grazia di Dio di Edoardo Winspeare rappresenterà l’Italia alla 64esima edizione del Festival Internazionale di Berlino, in selezione ufficiale nella sezione “Panorama”.

Prodotto da Edoardo Winspeare, Gustavo Caputo, Alessandro Contessa per Saietta Film con Rai Cinema, il film è sostenuto da Apulia Film Commission e gode del contributo dell’assessorato alle Politiche agricole della Regione Puglia e Luigi De Vecchi, nonché di alcuni sponsor privati

“Come negli altri miei film l’elemento locale è molto forte - l’ambientazione nel Salento, lavorare con attori del posto -, ma il tema è universale: la metamorfosi della crisi economica, la crisi vista come possibilità, come un nuovo inizio. È un film sulla possibilità di essere felici nonostante tutto”.

“Winspeare è un autore speciale, che conferma la sua grande capacità di linguaggio, temi e sentimenti universali raccontando la sua terra. E’ accaduto sin dal principio, con Pizzicata, e questo risultato non fa che perfezionare un percorso, anche produttivamente creativo, che rende noi tutti orgogliosi di essergli stati al fianco”, ha commentato la presidente di Apulia Film Commission, Antonella Gaeta.

Edoardo Winspeare-2In Grazia di Dio, interamente girato nel Salento nei luoghi cari al regista - Giuliano di Lecce, Tricase e altre località del Salento - e interpretato da attori non professionisti (la protagonista è Celeste Casciaro, moglie di Winspeare), è la storia di quattro donne di una stessa famiglia in un piccolo paese del basso Salento ai nostri tempi di epocale crisi economica. Il fallimento dell’impresa familiare e il pignoramento della casa sembra distruggere tutto, anche i legami di affetto. L’unico modo per uscirne è trasferirsi in campagna, lavorare la terra e vivere con il baratto dei loro prodotti. Sarà proprio questa scelta obbligata l’inizio di una catarsi che porterà le protagoniste a riconsiderare il loro stile di vita e soprattutto le loro relazioni affettive.

Rassegna - Cinema oltre le barriere

Prosegue la rassegna Cinema oltre le barriere, promossa dal “Centro per l’Integrazione” dell’Università del Salento in collaborazione con l’Alleanza Locale per la Famiglia , l’Assessorato alle Politiche Giovanili e il Comitato promotore Lecce 2019.

Martedì 21 gennaio, alle ore 18, alle Officine Cantelmo, è in programma il secondo appuntamento della dell’iniziativa che affronta il tema della disabilità attraverso la proiezione di alcuni film e cortometraggi. Sarà proiettato il film “Le chiavi di casa”, una pellicola che affronta il delicato tema della disabilità mentale; il film è del 2004 ed è diretto da Gianni Amelio e liberamente tratto dal libro autobiografico “Nati due volte” di Giuseppe Pontiggia. Nel film viene affrontato il rapporto di un giovane padre che ha abbandonato il figlio affetto da handicap subito dopo la nascita. Dopo 15 anni il padre decide di conoscere il proprio figlio e in una clinica di Berlino dove lo accompagna alla ricerca di una cura, incontrerà la madre di una ragazza disabile che lo aiuterà a comprendere il grande impegno che da quel momento lo attende.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al Festival di Berlino “In grazia di Dio”, l’ultima pellicola di Winspeare

LeccePrima è in caricamento