“È fatto giorno”: 30 anni dalla strage di Capaci e in memoria di Angelica Pirtoli
CASTIGLIONE D’OTRANTO - C’è un territorio da salvaguardare e per questo serve rafforzare le alleanze educative e la cultura del “noi”. È il senso di “È fatto giorno”, il nuovo progetto di Casa delle Agriculture interamente dedicato ai minori. Risultato vincitore del bando “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie” della Regione Puglia, sarà presentato pubblicamente venerdì 17 giugno, alle ore 18.30, in Piazza della Libertà a Castiglione d’Otranto, alla presenza di due ospiti importanti: Matilde Montinaro, presidente dell’Associazione Nomeni e sorella di Antonio, caposcorta di Giovanni Falcone, e Nadia Rizzello, zia di Angelica Pirtoli, alla sua prima volta in pubblico.
Appuntamento, dunque, alle 18.30. Dopo i saluti istituzionali e la presentazione del progetto, alle 19.15 si terrà “Capaci” di reagire: con Matilde Montinaro si dialogherà sui 30 anni della strage di Capaci e su ciò che è rimasto all’Italia e al Salento dell’esempio e del sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, del caposcorta Antonio Montinaro e degli altri due agenti Vito Schifani e Rocco Di Cillo, uccisi anche loro nell’esplosione che sventrò l’autostrada per Palermo. Nei giorni scorsi, la Cassazione ha chiuso il processo bis su Capaci, condannando all’ergastolo i quattro mafiosi Salvatore Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello, accusati di aver preso parte all'organizzazione della strage e di aver reperito l'esplosivo. Nel 2008, era già stato condannato a vita il gotha di Cosa Nostra, cioè i mandanti della strage e gli esecutori materiali, tra cui Giovanni Brusca, che azionò il telecomando. Com’è noto, dagli atti processuali è emerso che a far scattare il piano che portò alla morte di Falcone, seguita 57 giorni dopo da quella di Paolo Borsellino, è stato il passaggio in giudicato delle condanne del maxiprocesso a carico di 471 imputati di mafia.
Alle 19.45, si proseguirà con il focus su “Angelica Pirtoli e mamma Paola, la memoria da ritrovare” con un’intervista a Nadia Rizzello, zia di Angelica, la più piccola vittima di mafia in Italia. La bambina venne uccisa all’età di due anni il 20 marzo 1991 a Parabita: dopo l’esecuzione della madre, che aveva solo 27 anni, la piccola che era con lei e che era rimasta ferita ad un piedino venne finita brutalmente qualche ora dopo. I cadaveri sono stati rinvenuti a distanza di anni: prima quello di Paola, nel febbraio 1997, e poi quello di Angelica, nel maggio 1999. Il nome dell’esecutore materiale del delitto della piccola è emerso in maniera inoppugnabile 24 anni dopo l’omicidio, nel 2015: è quello di Biagio Toma, condannato poi all’ergastolo in via definitiva nel 2019. A lui si arrivò tramite le dichiarazioni del pentito Luigi De Matteis, che si era autoaccusato dell’omicidio di Paola Rizzello e di essere coautore del delitto di Angelica (di cui fece ritrovare il corpo), e poi tramite le testimonianze di un altro collaboratore di giustizia, Massimo Donadei. Il carcere a vita era già stato disposto nel 2001 a carico di Luigi Giannelli, capoclan a Parabita, della moglie Anna De Matteis e del loro luogotenente Donato Mercuri, a cui sono stati attribuiti i ruoli, rispettivamente, di mandante, istigatrice e organizzatore dell’omicidio di Paola Rizzello.
L’evento si concluderà con la consegna di attestati e alberi agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Andrano e con presentazione dei risultati del primo trimestre di “È fatto giorno”: laboratori di agriludoteca ed escursioni per bambini e nella scuola dell’infanzia assieme ad anziani ed esperti; laboratori di scrittura creativa a tema antimafia nella scuola primaria; mappatura di discariche abusive lungo le strade di campagna e di cura dell’ambiente rurale con gli adolescenti; un camposcuola estivo e laboratori di street art e riciclo in partenza in questi giorni.
LA CURA DELLA TERRA E DELLE RELAZIONI: IL PROGETTO
“È fatto giorno” è una citazione tratta dalla prima raccolta di versi, pubblicata postuma nel 1954, del poeta Rocco Scotellaro, figura emblematica di un Sud capace di lottare per la legalità, la terra e la giustizia sociale:“È fatto giorno,/siamo entrati in giuoco anche noi/ con i panni e le scarpe e le facce che avevamo./Le lepri si sono ritirate e i galli cantano,/ritorna la faccia di mia madre al focolare”.
“Quello di Scotellaro – spiegano gli attivisti di Casa delle Agriculture - è un vero proclama poetico di ingresso nella Storia da parte di chi ne è percepito come escluso, estraneo. Allo stesso modo, il progetto vuole rafforzare la cultura del “noi” e chiamare a responsabilità e nuovo protagonismo i minori, perché possano “entrare in giuoco” anche loro nella costruzione di un territorio più giusto, illuminato a “giorno” anche nei suoi angoli più bui attraverso le armi della legalità e della bellezza”.
GLI OBIETTIVI. Si punta a implementare la cultura della legalità, della cittadinanza responsabile e della convivenza civile, attraverso percorsi e laboratori rivolti a minori e finalizzati ad accrescere conoscenze e competenze per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio. Si mira anche ad irrobustire la consapevolezza sui fenomeni legati alla criminalità organizzata e non, con particolare riguardo alle ecomafie e agromafie. Il potenziamento delle competenze in materia di cittadinanza attiva è pensato anche attraverso la valorizzazione della solidarietà e dell’inclusione sociale, l’educazione alla pace, al rispetto delle differenze, alla tutela dell’ambiente e alla giustizia sociale.
I PROTAGONISTI. Più che destinatari sono i veri protagonisti: almeno cento minori dai 3 ai 17 anni saranno coinvolti nel percorso della durata di 18 mesi. Lavoreranno in gruppi differenziati in base all’età, dentro e fuori dalle scuole. Saranno, in particolare, gli alunni della scuola dell’infanzia di Castiglione, unico presidio scolastico ancora esistente in paese; i bambini della comunità locale e dei paesi limitrofi; gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Andrano. Inoltre, saranno coinvolti gli adolescenti della comunità locale; gli studenti degli Istituti Alberghieri di Santa Cesarea Terme e di Casalecchio di Reno (Bo) e un gruppo di ospiti della comunità per minori “La libellula”.
LE AZIONI. “È fatto giorno” si articola in laboratori del sapere, con approfondimenti e confronti con esperti; laboratori delle relazioni, per lo scambio di esperienze e la costruzione di alleanze trasversali con le realtà partner; laboratori di apprendimento cooperativo; laboratori del fare basati sul learning by doing, l’imparare facendo; laboratori della cura; laboratori della narrazione; laboratori del cibo come strumento di legalità; laboratori dell’inclusione; laboratori di lettura, scrittura e teatro sociale; laboratorio di musica; laboratori di arte visiva (murales, disegno/fumetto); laboratori ludici e camposcuola.
I LUOGHI. Il progetto trova sede principale negli spazi inutilizzati, interni ed esterni, dell’ex scuola elementare “don Felice Pisanò” di Castiglione d’Otranto, luogo che si punta a valorizzare. Alcune attività specifiche sono realizzate lungo i tratturi di campagna, nel Parco Renata Fonte e presso il Vivaio dell’inclusione a Castiglione d’Otranto, oltre che nelle scuole dell’Istituto comprensivo di Andrano.
“È fatto giorno” è un progetto di promozione della legalità attraverso la cura della terra e delle relazioni, ideato e coordinato dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino con il supporto dell’omonima cooperativa agricola e in collaborazione con Comune di Andrano, Unione dei Comuni Andrano Diso Spongano, Dipartimento di Storia Societa? e Studi sull’Uomo-Universita? del Salento, Parco Naturale Regionale “Costa Otranto-S.Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare Ambito-zona di Poggiardo, G.A.L. Porta a Levante, Istituto comprensivo di Andrano, Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Polo Tecnico del Mediterraneo "A. Moro" di Santa Cesarea Terme (Lecce), Istituto Professionale di Stato Alberghiero e Ristorazione Ipsar “Luigi Veronelli” di Casalecchio di Reno (Bologna), Soc. Coop. Soc. Libellula, GUS – Gruppo Umana Solidarieta? “G.Puletti” Onlus, Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Associazione della Stampa di Puglia, Slow Food Sud Salento, COSPE – Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti, Fondazione Girolomoni, Associazione Medici per l’ambiente – Isde Italia, Swim Liberi di Nuotare, Associazione Auser Ponte Andrano-Castiglione, Associazione Pro Loco Andrano-Castiglione, Parrocchia S. Michele Arcangelo, Coppula Tisa Onlus, Associazione Marina Serra ETS, PresentèFuturo ODV.
Info: 348/5649772, ass.casadelleagriculture@gmail.com