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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La "Fòcara di Novoli", tra storia, mito e gastronomia

La festa di Sant'Antonio è pronta per l'accensione della gigantesca pira. Il rito, tra tradizione e innovazione, sarà un concentrato di riti religiosi e appuntamenti rivolti allo sviluppo territoriale

Non solo un rito religioso che si trascina ormai da decenni dedicato ai fedeli, ma anche uno spot di primissimo valore per la promozione e la crescita economica del territorio. La Fòcara di Novoli è pronta per accogliere migliaia di visitatori, con l'attesa che cresce giorno dopo giorno per assistere, giovedì pomeriggio, all'accensione della pira dedicata a Sant'Antonio. Con la terza edizione della "Rassegna delle Cantine del Parco del Negroamaro" scatta anche il percorso enogastronomico di qualità della festa, che parte dalla terra contadina e giunge sulla tavola della festa, con i suoi sapori.

La novità dell'edizione 2008 saranno i "Laboratori del Gusto" di Slow Food Puglia, che, con il coordinamento della locale Pro Loco e delle cantine presenti all'interno della rassegna, trasformeranno "lo Spazio Tenda del Fuoco" nel luogo delle tipicità e delle eccellenze dell'enogastonomia. Si potranno incontrare le più apprezzate aziende vitivinicole del Salento, tra musica, convegni e degustazioni. Novità succulenta e assai prelibata, i Laboratori del gusto di Slow Food Puglia, in collaborazione con il ristorante Mocorito di Novoli e con il supporto dell'Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari. Al centro della tavola, le tipicità novolesi, le usanze e la preparazione dei "piatti della festa", con la possibilità di abbinare ottime qualità di vino locali. Tra i piatti scelti, immancabile la carne di maiale e le ricette ittiche.

"La collaborazione che quest'anno, per la prima volta, Slow Food Puglia ha instaurato con l'organizzazione della Focara, spiega il presidente Michele Bruno, nasce dalla convinzione che alcune tradizioni siano di straordinaria importanza per la capacità che hanno di ricordare alla comunità che le promuove e a chi vi partecipa il valore dell'identità di un territorio; quell'identità che passa attraverso la cultura, la storia, le credenze, i riti, i sapori". La cerimonia di inaugurazione è prevista per mercoledì pomeriggio. In serata, poi, spazio al convivio "Le tradizioni agroalimnetari e popolari: elementi identitari e strumenti di comunicazione e valorizzazione di un territorio" a cui parteciperanno docenti universitari ed esperti del settore. Le preparazioni gastronomiche a base di maiale nostrano, abbinate ai vini rossi del Parco del Negroamaro verranno accompaganate da un sottofondo jazz con la Swing Big Band del maestro Luigi Bubbico.

Un misto tra preghiera, testimonianza e musica, senza dimenticare l'essenza del rito. I giovani, attesi ai piedi di Sant'Antonio Abate per un momento di preghiera all'interno del solenne novenario di preparazione alla festa, verranno accolti in parrocchia, la sera del 15 gennaio, da monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina e assistente generale dell'Azione Cattolica Italiana. A seguire, il concerto dei Lev Effathà, gruppo cristiano impegnato da anni in opere assistenziali e progetti per l'Africa. "E' un'occasione fantastica che offriamo alla nostra comunità cristiana e ai nostri giovani", spiega il parroco, don Giuseppe Spedicato. "Monsignor Sigalini saprà instaurare con le nuove generazioni un dialogo in maniera semplice ed efficace e le accompagnerà in un percorso di preghiera e di fede all'interno della nostra festa. C'è bisogno di valori, c'è bisogno di maestri come Sigalini", conclude il parroco, "la cui vita è stata interamente dedicata ai giovani".

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