"La luce del Salento è unica come nella California"
Il Salento palcoscenico naturale che si presta alle riprese di film ambiziosi. Come il "Grande sogno" di Michele Placido, che torna alla regia con un film sul '68 prodotto da Medusa Film e Taodue Film
Il Salento ancora palcoscenico naturale che si presta alle riprese di film ambiziosi. Come il "Grande sogno" di Michele Placido, che torna alla regia con un film sul '68 prodotto da Medusa Film e Taodue Film, con un cast che annovera tra i protagonisti lo stesso regista, Jasmine Trinca, Riccardo Scamarcio, Luca Argentero, Margherita Buy e Massimo Popolizio. L'uscita del film è prevista nella primavera del 2009 con un totale di 900 copie (500 per i cinema italiani, 400 nelle sale francesi, dove è molto atteso e probabile la partecipazione della pellicola al prossimo Festiva di Cannes). Si tratta di una produzione in collaborazione, tra gli altri, con Apulia Film Commission e che costituisce l'ennesima vetrina cinematografica per Lecce e per il territorio salentino
Il film, le cui riprese sono terminate ieri a Scorrano (scene sono state girate anche a Specchia e Borgo Cordigliano), è stato realizzato, oltre che in Puglia, anche in Sicilia, ma come ha spiegato Placido nella conferenza stampa tenuta stamani a Palazzo Carafa insieme al sindaco di Lecce Paolo Perrone e gli attori protagonisti Jasmine Trinca e Luca Argentero, "i dieci minuti girati nel Salento sono la parte più importante del film, sia dal punto di vista narrativo che scenico. Il Salento - ha aggiunto - ha una luce antica, unica: la luce del Salento è come la luce della California, incide la pellicola, e poi qui piove poco, a parte questi ultimi giorni, in cui siamo riusciti ugualmente a girare le scene sfruttando ancora una volta la caratteristica luminosità di questa splendida terra, che ormai mi ha adottato".
Dopo "Romanzo Criminale", Placido torna dunque dietro la macchina da presa con un film sul ‘68 in parte autobiografico. Ne "Il grande sogno", il regista, si presenta anche in veste di attore, interpretando il ruolo di Andrea che, divenuto scrittore, durante una ricerca scopre il suo volto e quello della sorella, interpretata da Jasmine Trinca, tra le foto in mostra per ricordare il '68 di Valle Giulia. La mostra è reale ed effettivamente ha luogo nella facoltà di Architettura, teatro in quel periodo di scontri tra studenti e polizia. Si tratta di un film corale con molti attori, a cominciare dal personaggio ispirato allo stesso Michele Placido, all'epoca giovane poliziotto, interpretato da Riccardo Scamarcio. Jasmine Trinca vestirà i panni di una brava ragazza di estrazione cattolica che prende parte alla contestazione e alle marce per la pace. Altro personaggio di spicco sarà Libero, estremamente politicizzato, interpretato da Luca Argentero. Nel cast anche Margherita Buy e Massimo Popolizio, ma è con Scamarcio che il regista giocherà di più, rievocando le sue sensazioni nel rappresentare i figli di papà che contestano il mondo. Il film parlerà di studenti borghesi in lotta con i padri e di giovani lavoratori di estrazione proletaria, tutti sullo stesso campo. La vita dei tre ragazzi attraverserà gli anni e le generazioni con i mutamenti del tempo e delle idee.
Ma quale sarà la colonna sonora che accompagnerà le scene girate nel Salento? "Abbiamo una idea ben precisa - spiega Placido - e al momento ci stiamo accordando con un gruppo locale. Posso solo anticipare che utilizzeremo la musica e il ritmo tradizionale di questo luogo, i tamburelli, tenendo ben presente che il film è ambientato nel 1968".
Il film, le cui riprese sono terminate ieri a Scorrano (scene sono state girate anche a Specchia e Borgo Cordigliano), è stato realizzato, oltre che in Puglia, anche in Sicilia, ma come ha spiegato Placido nella conferenza stampa tenuta stamani a Palazzo Carafa insieme al sindaco di Lecce Paolo Perrone e gli attori protagonisti Jasmine Trinca e Luca Argentero, "i dieci minuti girati nel Salento sono la parte più importante del film, sia dal punto di vista narrativo che scenico. Il Salento - ha aggiunto - ha una luce antica, unica: la luce del Salento è come la luce della California, incide la pellicola, e poi qui piove poco, a parte questi ultimi giorni, in cui siamo riusciti ugualmente a girare le scene sfruttando ancora una volta la caratteristica luminosità di questa splendida terra, che ormai mi ha adottato".
Dopo "Romanzo Criminale", Placido torna dunque dietro la macchina da presa con un film sul ‘68 in parte autobiografico. Ne "Il grande sogno", il regista, si presenta anche in veste di attore, interpretando il ruolo di Andrea che, divenuto scrittore, durante una ricerca scopre il suo volto e quello della sorella, interpretata da Jasmine Trinca, tra le foto in mostra per ricordare il '68 di Valle Giulia. La mostra è reale ed effettivamente ha luogo nella facoltà di Architettura, teatro in quel periodo di scontri tra studenti e polizia. Si tratta di un film corale con molti attori, a cominciare dal personaggio ispirato allo stesso Michele Placido, all'epoca giovane poliziotto, interpretato da Riccardo Scamarcio. Jasmine Trinca vestirà i panni di una brava ragazza di estrazione cattolica che prende parte alla contestazione e alle marce per la pace. Altro personaggio di spicco sarà Libero, estremamente politicizzato, interpretato da Luca Argentero. Nel cast anche Margherita Buy e Massimo Popolizio, ma è con Scamarcio che il regista giocherà di più, rievocando le sue sensazioni nel rappresentare i figli di papà che contestano il mondo. Il film parlerà di studenti borghesi in lotta con i padri e di giovani lavoratori di estrazione proletaria, tutti sullo stesso campo. La vita dei tre ragazzi attraverserà gli anni e le generazioni con i mutamenti del tempo e delle idee.
Ma quale sarà la colonna sonora che accompagnerà le scene girate nel Salento? "Abbiamo una idea ben precisa - spiega Placido - e al momento ci stiamo accordando con un gruppo locale. Posso solo anticipare che utilizzeremo la musica e il ritmo tradizionale di questo luogo, i tamburelli, tenendo ben presente che il film è ambientato nel 1968".