Sara Latagliata protagonista di "chef to the future"
Giovedì 25 febbraio prosegue chef to the future, tre appuntamenti con giovani cuochi salentini e con le loro interpretazioni dei presidi Slow Food e dei prodotti delle comunità del cibo di Terra Madre in abbinamento ai vini inseriti nella guida Slow wine. Dopo l’esordio al Malcandrino di Monteroni con la cucina di Alfredo De Luca, la rassegna, ideata e promossa da Slow Food Lecce, farà tappa nell’appena nato Primo Restaurant (via 47° Reggimento Fanteria 7) a Lecce. Questa nuova esperienza nasce dall’incontro tra la chef Sara Latagliata con Silvia Antonazzo e Marco Borelli (due giovani salentini, tornati a Lecce dopo 10 anni nel mondo della ristorazione) e diviene la sede delle sperimentazioni culinarie di Nobili Pasticci. L'ultimo appuntamento della rassegna è sabato 19 marzo con Cosimo Russo all'Aqua Restaurant (Le Dune Suite Hotel) di Porto Cesareo.
Dopo la laurea in conservazione dei Beni Culturali nell'Università del Salento, Sara Latagliata consegue il diploma di chef presso la Boscolo Etoile Academy. Matura esperienza nel ristorante "Il Luogo di Aimo e Nadia" di Milano premiato con due stelle Michelin. Nel marzo 2012, dopo essere tornata in Puglia ed aver vinto il bando della Regione Puglia "Principi Attivi" con il progetto "A cena con la duchessa", Sara si dedica alla società "Nobili Pasticci", da lei stessa fondata, all'organizzazione della manifestazione "Chef in cattedra", che ha visto la partecipazione di chef stellati e importanti critici enogastronomici, e all'avvio del ristorantino "atipico" di cucina narrativa "Forquette" di Foggia. Il ristorante sperimenta la solidarietà tra generazioni ai fornelli e vede in cucina ed in sala la presenza di studenti dell’istituto alberghiero affiancati da anziani a rischio di emarginazione sociale. Sara opera in Puglia nel tentativo di creare una serie di format culturali ed enogastronomici che permettano di valorizzare e vivere, pure attraverso il convivio, le bellezze paesaggistiche, storiche, artistiche e monumentali della sua terra. Tiene corsi per la Confcommercio, la Fondazione le Costantine, collabora con le scuole alberghiere per creare un ponte con le generazioni più giovani ed è tra i docenti della Città del Gusto di Lecce del Gambero Rosso.
La brigata di cucina del Primo Restaurant è completata dai ventenni Solaika Marocco e Riccardo Gentile che già lavoravano nel team di Nobili Pasticci e hanno partecipato all’esperienza di A Cena con la Duchessa. Due giovani dell’accademia di Belle Arti di Lecce sono, invece, gli autori dei menu dipinti a mano, che rappresentano alcuni dettagli dell’architettura leccese. Lucia Lodeserto realizza per Nobili Pasticci con tecnica ad acquerello il portale di Palazzo Matarrese che costituisce il menu alla carta; mentre Gabriele Ancona è il creatore della copertina della carta vini.
Il menù della serata (in abbinamento ai vini dell'Azienda Agricola L'Astore di Cutrofiano) propone Mousse di Vacca Podolica del Gargano Presidio Slow Food spolverata con farina di ceci e salatini croccanti; Orecchiette al cacao realizzate a mano con Pomodorino Fiaschetto di Torre Guaceto Presidio Slow Food; Spalla di maiale nero cotto a bassa temperatura con granita al caffè e caviale di barbabietola; Parfait all'Opuntia. «I piatti che ho creato raccontano del grande amore che ho per la Puglia e per il nostro patrimonio gastronomico. La contaminazione tra tradizione pugliese e storia è forte come per le orecchiette al cacao Domori realizzate a mano con farina di semola rimacinata Senatore Cappelli con i Pomodorini Fiaschetto di Torre Guaceto», sottolinea la giovane chef. «Colore intenso, abbagliante e luminoso quello del magenta, colore che contraddistingue il fico d’opunzia presente oggi nella zona del Tricasino grazie al lavoro incessante di una donna eremita Titti Divvicaro che sposa la filosofia culinaria e le affida le sue preziose opunzie. Nel piatto divengono un parfait dalla forma di lingotto, servite con una base croccante resa tale dalla dacquoise con le mandorle, il tutto accompagnato da tre diverse consistenze che appaiono sul piatto come macchie cadute per caso, la confettura , la mostarda e il cioccolato all’opunzia». Si tratta di uno dei dolci più cari alla Chef frutto di lunghe sperimentazioni. Il menu della serata corre lungo tutta la mappa della Puglia, valorizzando il patrimonio gastronomico Pugliese, parte dal foggiano con la mousse di podolica spolverata con farina di ceci e insalatina croccante, o per la spalla di maiale nero cotto a bassa temperatura servito con caviale di barbabietola e granita al caffè.