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Terzapagina. Da Lecce alla capitale: le opere di Giuseppe D’Alessandro in mostra

Nella collettiva, in programma nella celebre sede di Palazzo Margutta a partire da sabato 7 giugno, anche i lavori dell'artista originario del Salento. Assieme a lui, anche altri cinque pittori riuniti in un prestigioso itinerario

ROMA – Ci saranno anche le opere del pittore Giuseppe D’Alessandro, originario di Lecce, a Via Margutta, nella prestigiosa collettiva dal titolo “Realtà diversificate”, organizzata dalla Galleria “Il Mondo dell’arte” e in programma nella centralissima sede di Palazzo Margutta dal 7 al 14 giugno prossimo.

Autorevole testimone e interprete del mondo che lo circonda e della gente del Salento, l’artista - che si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte Giuseppe Pellegrino e si è abilitato a Cagliari in Disegno e Storia dell’Arte - partecipa da sempre in maniera attiva alla vita artistica della sua regione, ricevendo importanti riconoscimenti tra cui il primo premio al concorso internazionale di pittura presso il palazzo del turismo a Milano nel 1975. Nel 1980 realizza un grande pannello decorativo, in rame sbalzato, che campeggia all’ingresso della scuola media di Lecce e un’opera di pittura presente presso la scuola media della stessa città. La sua attività si snoda attraverso mezzo secolo e i suoi temi, ispirati alla gente e al paesaggio del Salento, sono realizzati attraverso l’inusuale e difficile tecnica della “pirografia”.

Accanto a Giuseppe D’Alessandro, in questo piacevole confronto costruttivo capace di contribuire alla crescita artistica di chi vi prende parte, autore o pubblico che sia,  cinque pittori: Herbert D’Ambrosio, Daniele Frenguellotti, Enzo Lauretti, Carla Romani, Silvia Scandariato. A selezionare ciascuno di loro, ognuno caratterizzato da un proprio stile, una tecnica differente e una diversa estrazione socio-culturale, il Maestro Elvino Echeoni e Remo Panacchia, soci fondatori de “Il Mondo dell’Arte”, che, da anni, propone nella sede espositiva di Via Margutta artisti professionisti, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo.

La mostra, che è uno degli incontri fissi nel calendario della nota galleria romana, punta - oltre che a sviluppare come sempre la capacità critica dello spettatore, indispensabile per consentirgli di riconoscere le peculiarità di ciascun pittore e apprezzarne le differenze - anche ad azzerare qualsiasi “distanza” tra il pubblico e i maestri in esposizione fino a creare un legame tra loro.

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