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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ingresso gratuito

“A very narrow bridge”: l’inaugurazione al museo Ebraico di Lecce

I mille e un volto di Israele si svelano attraverso la ricerca artistica di quindici artisti nella mostra curata da Fiammetta Martegani, curatrice presso il Museo Eretz Israel, che sarà inaugurata giovedì 29 settembre presso il Museo Ebraico di Lecce

LECCE – Si terrà giovedì 29 settembre con una conferenza di presentazione l'inaugurazione di "A very narrow bridge", la mostra realizzata al Museo Ebraico di Lecce.

I mille e un volto di Israele si svelano attraverso la ricerca artistica di quindici artisti nella mostra curata da Fiammetta Martegani, curatrice presso il Museo Eretz Israel, che sarà inaugurata giovedì 29 settembre presso il Museo Ebraico di Lecce.

Luogo di confronto, incontro e riferimento per portare alla luce e valorizzare la storia della comunità ebraica vissuta anticamente a Lecce, il Museo, nato sei anni fa grazie a Francesco De Giorgi e Michelangelo Mazzotta con la direzione scientifica del professor Fabrizio Lelli, è protagonista ancora una volta di un evento culturale di grande rilievo.

Precede l'inaugurazione della mostra, alle ore 17.00, una conferenza di presentazione alla presenza delle istituzioni. Vi prenderanno parte: il presidente della Provincia Stefano Minerva, il capo di gabinetto della presidenza regionale, Claudio Stefanazzi, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, il direttore generale di Puglia Promozione, Luca Scandale, gli assessori alla cultura e al turismo di Lecce, Fabiana Cicirillo e Paolo Foresio, l’assessore comunale al Welfare, Silvia Miglietta, il prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, il direttore del Museo Ebraico, Fabrizio Lelli, i Ceo del museo Michelangelo Mazzotta e Francesco De Giorgi, la curatrice della mostra Fiammetta Martegani.

A seguire l'apertura della mostra e l'esibizione del duo arpa&violino di Eleonora Carbone e Daniela Aloisi con degustazione offerta da Melograni Martino e Cantine Leuci.

"A very narrow bridge" intende esplorare l'utilizzo dei diversi linguaggi e delle molteplici identità di Israele al fine di superare le proprie paure, personali e collettive, creando 'un ponte molto stretto' tra culture, religioni e persone.

Artisti ebrei e musulmani, uomini e donne, etero e gay, religiosi e agnostici, si esprimono attraverso l’uso della propria lingua di origine: ebraico, arabo, yiddish, e perfino ebraico antico trascritto attraverso la tecnica della calligrafia giapponese.

Si tratta di Anissa Ashkar (Amore e... cos'altro?); Michael Ben Abu (Il cerchio della vita); Amos Biderman (Ebreo a cavallo); Raya Bruckenthal (Un paradiso dorato); Tsibi Geva (Uccellino nel Wadi Ara); Leor Grady (Senza titolo-Lekhah Dodi); Kazuo Ishi (Kohelet); Liron Lavi Turkeinch (Aravrit); Dede & Nitzan (Oro); Haim Maor (Autoritratto con i miei genitori VS Khader, Machmud e Bisan); Lenore Mizrachi Cohen (Fiori preoccupati); Karam Natour (Il mondo sensuale III); Israel Rabinovitch (Sarò quel che sarò); Khader Oshah (Autoritratto); Ruth Noam Segal (Nessuna tempesta in vista).

Il titolo della mostra “A very narrow bridge” richiama un verso del rabbino Nachman di Breslov, che recita: "Il mondo intero è un ponte molto stretto e l'importante è non avere paura”. Con questo forte messaggio di apertura nei confronti dell’altro e degli altri, inaugura la prima mostra di arte contemporanea israeliana, nella splendida cornice del Museo Ebraico di Lecce.

Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato 10 -18.30; martedì 10 - 13.30; 14.30 - 19; domenica 10.30 - 13.30. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

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