Il fotografo Piergiorgio Casotti ospite di Loft con "Where does the white go"
LECCE - Venerdì 21 aprile, alle ore 19, il fotografo Piergiorgio Casotti sarà a Lecce, ospite di LO.FT, in via Simini 6/8, per la presentazione del nuovo libro fotografico, "Where does the white go", un evento realizzato in collaborazione con Positivo Diretto (Bitume Photofest),
Piergiorgio Casotti, classe 1972, è un fotografo da sempre attratto dalle dinamiche degli esseri umani; utilizza la fotografia come mezzo per esplorare sé stesso e il mondo. Autore di progetti che uniscono testo, video, immagini e musica, utilizza varie forme artistiche proprio per esprimere la complessità del reale. Tra i suoi lavori più conosciuti, “Sometimes I Cannot Smile” (autoprodotto, 2013), una lettura intima e personale del mondo giovanile della comunità Inuit che abita la costa orientale della Groenlandia. Casotti rompe gli schemi, allarga gli orizzonti, racconta storie, stati mentali ed esperienze che attraverso il linguaggio della fotografia graffiano la superficie delle cose, cercando – e a volte rivelando – ciò che l’occhio non vede.
Il suo ultimo libro, “Where does the white go”, è progetto, nato dal desiderio di esplorare la relazione tra immagine, memoria e la natura transitoria dell’esistenza umana. È un censimento fotografico degli abitanti che resistono nelle piccole frazioni del crinale reggiano (Reggio Emilia) e insieme, un attraversamento personale e silenzioso del paesaggio, un omaggio alla montagna, una meditazione sulla lenta mutazione sociale e culturale del territorio.
Il suo omaggio alla montagna è un omaggio al suo silenzio. “Assenza di parole, è di questa natura il rapporto che ho con la montagna - racconta il fotografo - Lunghe pause, ritmi antichi e vitali percepiti nell'oblìo, profondi respiri, mondi che si rivelano solo attraverso il silenzio e che le parole offuscherebbero. Un'assenza che ci lascia incontaminati dalle interferenze sonore, dal “rumore bianco” della società umana; un'assenza che trasforma la nostra prospettiva e ci riporta alle nostre percezioni primordiali.”
I volti svaniscono, le immagini si offuscano, le storie si tramandano di bocca in bocca per diventare spesso leggende o surreali vicende. Sono la parola e il caos che rendono il silenzio necessario e prezioso. Nelle frazioni abbandonate ciò che per qualcuno è malinconia, nostalgia, desolazione e tristezza è per l'autore, al contrario, fonte di riflessione ed energia. Un dialogo continuo dialogo con la montagna e con i suoi elementi che Casotti paragona alla provvisorietà della nostra vita.
Il libro è il risultato della stretta collaborazione con la book designer Fiorenza Pinna, con la quale l’autore si è concentrato sull’aspetto poetico del camminare, del perdersi, del guardare al passato in maniera diversa per riconoscere la ricchezza di una tradizione di montagna, che è un modo di esistere in senso ampio. Una maniera di vedere la vita, di parlare, di mangiare, di muoversi nello spazio. Per scoprire che non c’è nessuna distanza, anche visiva, tra i montanari e la montagna.
La serata, ad ingresso gratuito, verrà animata ed accompagnata da letture, musica ed immagini attraverso le quali l’artista ci racconterà il percorso del suo progetto: dalla genesi fino alla realizzazione del libro.
Per informazioni: localifotografici@gmail.com