Il labirinto: la poetica del frammento di Orodè Deoro
In esposizione le opere più rappresentative di Orodè Deoro (Taranto, 1974). Sirene, angeli, ritratti di donne soprattutto, del passato e del futuro, figure frammentate e ricomposte con le sue caratteristiche tessere in ceramica ritagliata a mano. Si tratta di 13 opere di piccolo e medio formato su pannello e tela e di due sculture realizzate nel suo atelier milanese.
Tra queste, Il labirinto, un’opera inedita, che dà il titolo all’esposizione; L’Eternità, con cui ha vinto la Targa d’oro del Premio Arte 2015; Atto poetico, dalla personale realizzata a Casa Milan nel 2017; Victoria e L’ètranger, le due sculture esposte nel Museo Mar di Ravenna. E ancora alcune opere esposte in Francia, a Chartres, l’anno scorso, nella mostra personale Mon coeur mis à nu, et pas seulement, curata dall’architetto e designer Fabio Novembre.
Nel numero di Marzo 2018 di Arte Mondadori, Alessandra Redaelli scrive dell’artista: “sta facendo un lavoro pressoché unico nel panorama italiano. La pratica del mosaico assume nelle sue mani un volto attuale, pop nelle cromie ma potente nei contenuti: i riferimenti vanno dal classico ai maestri del contemporaneo”.
In occasione del vernissage ci sarà una degustazione di vini biologici, gentilmente offerta da Masseria Amastuola Wines & Resort.