Immaginario collettivo: sessant'anni di storie d'arte del Salento
Tonino Caputo, Edoardo De Candia, Ugo Tapparini, Antonio Massari, Ercole Pignatelli, Vittorio Tapparini, Fernando De Filippi, Ezechiele Leandro, Luca Pignatelli: sono i protagonisti di "Immaginario Collettivo.
Sessant'anni di storie d'arte del Salento" una rassegna che accoglie nove importanti nomi della pittura del '900 leccese. La mostra sarà inaugurata il prossimo 13 dicembre alle 18.30 presso il Centro Culturale Scaramuzza a Lecce, in via Libertini 70, dal critico d'arte Toti Carpentieri, alla presenza di alcuni autori delle opere. Sarà l'occasione infatti per incontrare Tonino Caputo, Antonio Massari, Fernando De Filippi, Vittorio Tapparini ed Ercole Pignatelli I diversi linguaggi di questi artisti, emersi dalla Lecce del '900, i loro immaginari e i loro colori che hanno segnato in modo indelebile la cultura del territorio salentino (ma anche molto oltre) si fondono, conservando al contempo delle precise individualità, in uno sguardo collettivo che in questo allestimento si fa racconto. "Sessant'anni di storie d'arte del Salento" emergono dalle tele di diverso formato e di diversa epoca dei nove artisti, ognuna espressione di un periodo preciso del suo autore.
I diciassette quadri in esposizione infatti, che appartengono alla collezione privata di Enzo Scaramuzza, risalgono a momenti riconoscibili del linguaggio dei singoli artisti: dai pennarelli di De Candia alle "carte assorbenti" di Massari, dalla stagione "materica" di Vittorio Tapparini agli oli "metafisici" di Caputo, dai decisi acquerelli degli anni Novanta di Ugo Tapparini ai quadri "terrosi" più tipici di Leandro, dalle tele barocche di Ercole Pignatelli al neoclassico monumentale di De Filippi, fino alle tele "ricucite" di Luca Pignatelli. Tecniche miste, prospettive, filosofie e percorsi di vita, in alcuni casi anche condivisi, dialogano da un lato all'altro della galleria e raccontano, insieme alla creatività diversa dei nove artisti, una analoga voglia di volare via da una quotidianità troppo stretta che li ha spinti verso l'espressione artistica. La mostra "Immaginario Collettivo" diventa così uno spaccato culturale imperdibile per avvicinarsi in maniera più consapevole alla conoscenza della storia dell'arte contemporanea del Salento.
Brevi cenni biografici sui nove artisti che hanno tutti all'attivo centinaia di esposizioni tra Salento, territorio nazionale e internazionale. Fernando De Filippi, nato a Lecce nel 1940, vive e lavora a Milano, già Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Brera oggi presidente dell'Accademia di Lecce, pittore sempre attento alla sperimentazione. In mostra presenta un monumentale acrilico su tela sagomata riconducibile alla sua collezione "Mythos". Ezechiele Leandro (Lequile, 10 aprile 1905 - San Cesario di Lecce, 17 febbraio 1981) è stato un pittore e scultore vissuto nel Salento, definito "primitivo" per le sue scelte estetiche e per l'uso di materiali di recupero. È l'autore del Santuario della pazienza a San Cesario. In mostra due esempi della sua pittura multimaterica. Ercole Pignatelli, nato a Lecce nel '35, pittore e scultore, vive a Milano dagli anni Cinquanta, restando sempre legato, nonostante vari momenti pittorici, all'espressività barocca della sua città natale Lecce, alla quale ha donato diverse opere. In mostra presenta "Basamento con Frutta" e la grande "Nudo con vaso". Vittorio Tapparini, nato a Lecce nel '61, pittore, scultore, sperimentatore indefesso, oggi è approdato ad un originale stile figurativo onirico surreale, tornando all'olio su tela e al colore estremo. In mostra due opere della precedente fase di ricerca materica: "Apertura Mentale" e "Rinascita".
Luca Pignatelli, pittore, nasce a Milano nel 1962, dove vive e lavora, di origine leccese. Il suo stile è stato definito "realismo visionario" e le sue opere più frequenti sono vecchi teloni d'epoca usati per coprire vagoni ferroviari, rattoppati, in cui prendono vita forme classiche o contemporanee. In mostra presenta "Treno" e "Afrodite". Ugo Tapparini (Lecce 1933 - 2016) pittore, riconosciuto esponente dell'espressionismo tedesco, da lui reso "salentino" secondo il suo particolare linguaggio colorato e ironico, fatto di grandi donne e piccoli uomini. Nei suoi oli come negli acquerelli sembra farsi beffa delle piccolezze umane. In mostra ci sono due vivaci acquerelli. Tonino Caputo, pittore, è nato a Lecce nel 1933, ma dalla maggiore età vive e lavora a Roma (soggiornando anche lunghi periodi all'estero). È il pittore dei grattacieli e dei ponti rossi newyorkesi, ma anche delle vedute della cosiddetta "nuova metafisica". A questa seconda definizione sono ascrivibili le due nature morte esposte dal titolo "Concertino" e "Chitarra". Antonio Massari è un pittore, nato a Lecce nel 1932 e vissuto a Milano dove ha anche insegnato; da poco tempo è tornato a vivere a Lecce. La sua espressività è presto approdata all'astratto puro, con l'uso di carte assorbenti, inchiostro e acqua per cui si è guadagnato l'appellativo di "meccanico delle acque". In mostra due carte assorbenti. Edoardo De Candia (Lecce 1933 - 1992) è un pittore informale, innamorato delle figure femminili che descrive un po' come "madonne" un po' come potenti soggetti erotici. Passa dalle tempere ai pennarelli su carta, gestendo il tratto in una maniera decisa molto personale. In mostra espone due pennarelli con nudi di donne.