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Venerdì, 29 Marzo 2024
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L'arte povera di Massimo La Greca alla Lecon

Scomparsi i collages con i cartoncini Bristol dei primi anni Ottanta e la pittura su vetro, ispirata alla mitologia greca ed eredità della tradizione copista

Scomparsi i collages con i cartoncini Bristol dei primi anni Ottanta e la pittura su vetro, ispirata alla mitologia greca ed eredità della tradizione copista, Massimo La Greca si ripropone oggi con una personale presso l'Associazione Lecon di Via Corte dei Mesagnesi, vicino alla Chiesa Greca.

L'opening previsto per questa sera alle 20 è in uno dei quartieri più riusciti di Lecce, quelli bonificati grazie ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale.

Il recupero dei materiali, come le tele in juta ed i rami di cui si compongono le cornici, fanno di Massimo La Greca un artigiano di paesaggi naïf e motivi tribali, che dall'alto e in prospettiva danno vita a fiori improbabili e principi di action panting; a sinapsi e giochi di morte fra un remo che diventa altro e si fa scultura, davanti ad una duna bagnata dal sole.

Il fare e gli artifici di una terra i cui oggetti arrivano a riva dopo naufragi decennali e da lontano, da quei viaggi in terre d'Oriente (l'India ed il Nepal), che hanno caratterizzato la ricerca di La Greca negli anni Novanta, sono la sua fonte-ispirazione e gli "acrilici su sacco" - vincitori di Kontemporanea Spazio '97 -, sono pezzi unici; la sua opera, una forma di arte povera leccese che viene dal mare.

La mostra da oggi fino al 20 settembre è aperta al pubblico in orario 19:30-22h00'.

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