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La fondazione Biscozzi | Rimbaud dedica una mostra allo scultore Salvatore Sava

Circa 35 lavori dell'artista salentino saranno esposti presso la mostra curata da Paolo Bolpagni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

LECCE - La Fondazione Biscozzi | Rimbaud dedica la propria seconda mostra, dopo quella inaugurale su Angelo Savelli, a Salvatore Sava, classe 1966, scultore salentino tra i più significativi della propria generazione in Italia. Due sue opere – “Sentieri interrotti” del 1998 e “Rosa selvatica” del 1999 – sono già presenti nell’allestimento permanente della sede museale della nuova Fondazione leccese, in virtù dell’ammirazione nutrita per lui, fin dagli esordi, dalla coppia di collezionisti costituita da Luigi Biscozzi (scomparso nel settembre del 2018) e dalla moglie Dominique Rimbaud, attuale presidente della Fondazione.

La mostra comprende circa trentacinque lavori, che coprono un ampio arco della produzione dell’artista, oggetto delle acute investigazioni critiche, tra gli altri, di Luciano Caramel e di Giuseppe Appella. L’intento del curatore, il direttore scientifico Paolo Bolpagni, è di esporre anche diverse opere – di datazione fra gli anni Novanta e oggi – rimaste finora inedite, che svelano aspetti e ricerche di Sava restati in ombra, ma meritevoli di grande attenzione. 

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